LA NAZIONE

18 gennaio 2014

Panorama politico

  

LO SCONTRO FRA CARRUCOLI DEL “LABORATORIO” E IL SINDACO BAI
Il Magrone è ricco di vestigia storiche
Ci sono altre aree da destinare alle aziende

 

 

Non potevano passare inosservate le frecciate lanciate dal sindaco di Massa Lidia Bai verso il Laboratorio di Democrazia, in particolare nei confronti del suo principale rappresentante Oris Carrucoli. Parole dure, che Carrucoli, fra l’altro ex assessore nella giunta guidata da Rizzago Radi e a lungo militante nelle file del vecchio Pci,, non ha digerito.

 

Come reagisce?
«Non credevo possibile che il sindaco scendesse sul piano del discredito della persona, semmai pensavo che avrebbe accettato di discutere nel merito di ciò che avevo detto e non su aspetti personali».

 

Come giudica quele parole?
«Questo è il classico metodo di screditare le persone per evitare di discutere dei problemi che queste sollevano».

 

Proprio non la convince che l’area del Magrone debba essere presto urbanizzata?
«No, quella è un’area di pregio storico e ambientale, vi sono vestigia del passato dall’età etrusca fino al 1700, non c’è solo l’area del Magrone che può essere destinata allo sviluppo industriale, sviluppo che io accetto e auspico.

 

Per esempio?
«Ci sono le aree dell’ex inceneritore e della ex Tirrenamarmi, che possono essere ben utilizzate. Inoltre la Giunta Regionale ha approvato un disegno di legge contro il nuovo consumo di territorio e per il riutilizzo delle attività dismesse, quindi il sindaco è in piena contraddizione con il suo stesso partito e con la stessa Regione. Altro che impegni di mandato elettorale».

 

Il sindaco ritiene che le aziende che hanno fatto richiesta di insediamento non devono essere rivelate per motivi di privacy.
«La legge sulla privacy dice che i dati sensibili di cui non si può dare notizia sono le attitudini sessuali delle persone, le loro condizioni economiche e sanitarie e le loro convinzioni e militanze politiche e sindacali».

 

Quindi?
«La partecipazione ad un bando pubblico come quello emesso dalla giunta è un atto pubblico. Sono ancor più convinto che non si riveli nulla per mettere i cittadini di fronte al fatto compiuto e per evitare il confronto».

 

Il sindaco dice che voi del Laboratorio di Democrazia siete contro lo sviluppo per motivi di miopia politica. 
«Mi chiedo da quale pulpito venga questa critica. Nel decennio di amministrazione dell’attuale sindaco Massa ha perso quasi metà dei servizi sanitari, un indirizzo scolastico, i servizi fiscali e finanziari dello Stato, le sedi giudiziarie, la sede del Parco Archeo Minerario, di cui il Comune era stato il primo propositore, e il Portale degli etruschi».

 

E le attività?
«Le poche attività sostitutive di quella mineraria dismessa sono state tutte fallimento. Lo sviluppo turistico si è rivelato solo un sogno. In cambio l’amministrazione ha sviluppato tante cause giudiziarie cariche di costi e con penali milionarie di cui ancora non conosciamo il peso esatto che si scaricherà sui cittadini».

 

 

 

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