IL TIRRENO
13 gennaio 2014
Panorama politico

 

Commissione divisa sugli abbattimenti

 

 

Commissione Agricoltura in parlamento spaccata sul tema delle predazioni in Maremma. La deputata del Movimento 5 stelle, Chiara Gagnarli (foto), si dissocia dalle dichiarazioni del presidente della commissione, il maremmano Luca Sani (Pd), che propone di stabilire una soglia di sostenibilità della presenza del lupo e, in caso di superamento, chiedere a Bruxelles una deroga al divieto di caccia per il contenimento della specie. Un permesso, insomma, per abbattere i lupi. «Ci dissociamo dalle gravi dichiarazioni del presidente Sani – esordisce la deputata m5s, anch’essa membro della commissione Agricoltura –. Il governo ha già preso precisi impegni lo scorso maggio, dopo che la commissione agricoltura della Camera ha approvato all’unanimità una risoluzione che di tutto parla tranne che di soglie oltre le quali riaprire il fuoco contro lupi, canidi e ibridi». La risoluzione punta a incentivare l’adozione di misure ecologiche antipredazione, a stanziare indennizzi per gli allevatori colpiti, a monitorare e registrare danni e gestire il randagismo. Per la deputata pentastellata «il presidente Sani cavalca gli interessi della lobby dei cacciatori e l’esasperazione degli allevatori. Tutti puntiamo alla risoluzione del problema ma per farlo non abbiamo bisogno di stabilire soglie oltre le quali imbracciare i fucili… quando è ormai noto a tutti che i metodi funzionanti e non violenti esistono da anni e non sono mai stati attuati». La richiesta di Gagnarli è «che si attuino le misure previste della risoluzione approvata in commissione e si cominci, una volta per tutte, a far applicare le leggi che in questo Paese già ci sono».

 

 

 

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