IL TIRRENO
Panorama politico
Non si ricandidano quattro sindaci su sei Pd: nei 17 Comuni dove si voterà, tra quelli al primo mandato, solo Bellumori e Franci pronti a ripresentarsi
Stasera a Grosseto, in via Svizzera, arriva Antonio Mazzeo, membro della segreteria regionale del Pd e responsabile dell’organizzazione. Anche il Pd grossetano, infatti, accelera in vista delle prossime amministrative. Il segretario provinciale Barbara Pinzuti, nell’ultima direzione, ha parlato delle nuove regole e di un documento per dare impulso allo svolgimento delle primarie nei 17 comuni in cui si andrà al voto a primavera. Stasera, nella nuova direzione, questi due temi verranno approfonditi con Mazzeo. Con tutta probabilità le amministrative si svolgeranno il 25 e 26 maggio, insieme al voto per il Parlamento europeo. In caso di ballottaggio, a Follonica, le date previste sarebbero domenica 8 e lunedì 9 giugno.La data per le primarie, che saranno aperte e si svolgeranno a livello di coalizione o di partito, era stato inizialmente fissata per domenica 23 febbraio, ma le consultazioni potrebbero slittare di 15 giorni, a metà marzo, per la concomitanza con il congresso regionale, che eleggerà Dario Parrini. Oggi, intanto, scade il primo termine. Sei sindaci su diciassette, cioè tutti quelli al primo mandato – Eleonora Baldi per Follonica, Giancarlo Innocenti a Roccastrada, Claudio Franci di Castel del Piano, Silvana Totti a Cinigiano, Giampiero Tofanelli per Magliano e il già decaduto Gigi Bellumori a Capalbio – devono sciogliere la riserva entro la mezzanotte, comunicando alla Pinzuti la disponibilità a riprovarci. Nel loro caso non c’è necessità di raccogliere le firme. Nei prossimi giorni, poi, le eventuali candidature dovranno ottenere il sostegno del 30% dei componenti dell’assemblea comunale, oppure di un numero di sottoscrizioni pari almeno al 15% degli iscritti. Solo l’ex deputato Franci e Bellumori intendono presentarsi di nuovo agli elettori. Rinunciano invece gli altri 4, per ragioni diverse. Lo avevano anticipato da tempo Tofanelli e Innocenti. Della Baldi si è già detto tutto. Per la Totti, invece, alla base della scelta di non raddoppiare (che sarà ratificata venerdì prossimo) ci sarebbero anche motivi di salute. Adesso, entro fine gennaio ciascuna Unione comunale dovrà stabilire il proprio percorso, verificando se vi sono le condizioni per fare primarie di centrosinistra o di partito; e raccogliendo le candidature. «Il nostro obiettivo – spiega la Pinzuti – è vivere un altro grande momento di democrazia in cui i cittadini, dal basso, possono tornare a essere protagonisti, contribuendo, attraverso la loro partecipazione, a costruire il futuro delle nostre comunità». Le amministrative del 2014 (in 17 comuni su 28) saranno uno snodo fondamentale per il territorio provinciale. Il voto in primarie del 23 febbraio (o 9 marzo), con il percorso che porterà ad esso, per il Pd sarà il primo passo per costruire, laddove è possibile, alleanze di centrosinistra. In questa fase, ovunque, da Capalbio a Monterotondo, il Pd si sta aprendo alle forze economiche, ai lavoratori, al mondo del volontariato e a tutte quelle realtà e quelle persone che stanno reagendo alla crisi con coraggio e con la testa rivolta in avanti. Ma la Pinzuti non si sta occupando soltanto di dare un indirizzo sui metodi, ma anche di sostenere – con i segretari delle unioni comunali – un lavoro di elaborazione e proposta. Entro il 15 gennaio, nei Comuni che decideranno di fare le primarie, sarà costituito il comitato organizzatore che entro il 7 febbraio provvederà a definire la localizzazione dei seggi per darne la massima pubblicizzazione. I Comitati organizzatori saranno tenuti anche a rendicontare con trasparenza la destinazione degli introiti che, con i due euro di partecipazione, i cittadini daranno. «Laddove si faranno – sono ancora parole di Barbara Pinzuti – saranno primarie aperte e competitive».