tratto da   www.liberoquotidiano.it

 

 

 

La legge elettorale approderà in Aula alla Camera dal 27 gennaio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. «Legge elettorale, tagli a province e costi politica, jobsact, diritti. Sembrava impossibile, eppur si muove». Lo ha scritto Matteo Renzi su Twitter. «È proprio la volta buona», ha aggiunto il segretario del Pd.

 

Il 27 dunque l’approdo in Aula. Almeno, così prevede il calendario. Così ha voluto il Pd, in pressing per evitare la melina parlamentare che, sibilano i renziani, tenterebbe il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Il vicepremier nega che sia così: a Ncd, spiega, vanno bene tempi rapidi perché si fida del fatto che Matteo Renzi non farà cadere il governo per andare a elezioni anticipate subito dopo aver fatto la riforma. C’è inoltre il nodo dei tempi per l’esame da parte della commissione Affari costituzionali che ha in programma audizioni per il 17 gennaio e l’avvio della discussione generale il 20. «C’e’ il rischio – ha rilevato il capogruppo Ncd alla Camera, Enrico Costa – di una contraddizione con i tempi della Commissione. L’auspicio e’ che non sia una data spot». Il presidente dei deputati democratici, Roberto Speranza esprime invece soddisfazione perché è stato rispettato l’impegno di portare in Aula il provvedimento entro la fine del mese di gennaio.

 

I berlusconiani dal canto loro continuano a sostenere che l’esecutivo è in crisi: la riforma elettorale dunque deve essere il suo ultimo atto e poi alle urne. Almeno questa è la posizione di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia: «Governo di fatto in crisi. Letta deve dare le dimissioni. Si faccia la nuova legge elettorale e si vada a votare il 25 di maggio per le elezioni politiche assieme alle elezioni europee».

  

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