LA NAZIONE
04 gennaio 2014
POLEMICA BORELLI CRITICA L’ATTEGGIAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
«Nessuno ha saputo arginare la crisi. Abbagliati solo da progetti faraonici»
GIUDIZIO fortemente critico sull’attuale situazione in cui versa Massa Marittima emesso da Fiorenzo Borelli in predicato di ricevere, stando almeno alle notizie che circolano insistenti, l’investitura a candidato sindaco per conto del Movimento civico «Massa Comune» alle prossime consultazioni amministrative di primavera. Borelli prende spunto da come è trascorso il periodo natalizio, ritenendolo «uno dei più tristi degli ultimi cinquanta anni — dice — con piazza Garibaldi senza incontrare nessuno, con i negozi vuoti salvo rare eccezioni, con gli alberghi chiusi», al punto da ritenere che l’unico modo per ripartire sia esaminare le cause di tutto questo dicendo in modo chiaro ciò che non funziona, almeno a suo giudizio. Per Borelli non ci sono dunque attenuanti, né motivazioni da aggirare l’ostacolo.
«Dobbiamo dire invece la verità su tutto quanto ha generato questo degrado — dice —. A Massa mentre avveniva la lenta ma continua diminuzione dei posti di lavoro nelle aziende principali, politici e amministratori hanno continuato a sognare interventi faraonici senza tutelare la vita quotidiana, affidandosi a chi proponeva iniziative importanti senza rendersi conto che venivano propinati pacchetti confezionati senza possibilità di analisi e di controllo che ci hanno indebitato assorbendo e ipotecando i proventi destinati alla manutenzione della nostra cittadina».
«E’ GIUNTO il momento — continua Fiorenzo Borelli — di scendere dal piedistallo e dire la verità. Mostrare i numeri e come i bravi capo famiglia utilizzare il denaro vero e disponibile per la nostra città e per i nostri cittadini».
E Borelli si spinge fino a suggerire le strade che potrebbero essere percorse per provare a uscire da questa situazione.
«E’ l’ora — tuona deciso Borelli — in cui non si distribuiscano più denari facili a consulenti, enti, consorzi, società dove si annidano pseudo politici pronti ad una facile vita sulle spalle dei cittadini. La città deve tornare ad essere dei cittadini e per i cittadini. Se ci sarà poco da distribuire distribuiremo poco ma quel poco a favore della popolazione. Per sapere però se ci sarà un futuro e ci sarà, prima di tutto dobbiamo mettere in piazza la verità».