Solon

di  gabriele galeotti

 

 

 

Il linguaggio della politica mi ha sempre affascinato.

 

Se ne sentono di tutti i colori e, spesso, si fanno citazioni di tutto rispetto.

 

Amo la Lingua Italiana e so apprezzare chi la utilizza correttamente e con maestria, sapendone sfruttare l’immenso patrimonio lessicale.

 

Con Essa, i politici giocano a spiegarci come fare a non capirli…

 

E ci inducono a domandarci se sono più stupidi loro che parlano o noi che li ascoltiamo…

 

Amo molto anche la Lingua Latina al punto che, quando ne sento fare un uso appropriato e discreto, mi si riempie il cuore.

 

Meno il Greco, forse più bello e suggestivo ma, almeno per me, più difficile per farne un uso disinvolto.

 

Non mi piace per niente, invece, quanto il Ventennio Fascista e l’oratoria mussoliniana hanno voluto aggiungere al nostro vocabolario.

 

Si potrebbero fare infiniti esempi, alcuni bellissimi, altri patetici, altri ancora ridicoli.

 

Alcune frasi recentemente utilizzate in politica mi sono rimaste impresse.

 

Ed alcuni vocaboli mi hanno fatto sorridere e pensare a quanto bella sia la nostra lingua e a quanti significati diversi si presti.

 

Il famoso “SENZA SE E SENZA MA” dei Democratici, per esempio, mi è sempre rimasto indigesto, tanto più perché l’ho sentito usare da cani e, soprattutto, porci (anche locali).

 

Mi piace tantissimo, invece, l’uso del termine “SOLONE”.

 

Solone fu un grandissimo legislatore e giurista (oltreché poeta) greco al quale viene attribuita la più importante riforma della Giustizia dell’Atene nel suo massimo splendore.

 

Solone, per questo, è annoverato tra i sette personaggi più sapienti dell’antica Grecia.

 

In politica, il temine “SOLONE”, aggettivizzato, è usato oggi per riferirsi a persone di grandissima competenza ed elevate capacità giurisprudenziali, oltreché morali.

 

Eccoci al dunque.

 

A mio avviso, a Massa, tra le tante, ci sono due persone che meritano un accostamento particolare al grande esperto di diritto ateniese ed alle quali nessuno potrà mai “fare le scarpe”.

 

Secondo me Luciano Fedeli e Luca Sani sono due grandissimi SOLONI.

 

 

 

 

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