Attraverso un decreto ingiuntivo, il Comune di Follonica aveva chiesto al Comune di Massa Marittima il pagamento di circa 133 mila euro per somme di denaro non corrisposte al Comune capofila (Follonica) per la gestione associata dei servizi socio assistenziali  tra le amministrazioni comprensoriali, prima della costituzione delle Società della Salute: CLICCA QUI.

 

Ora, con la recente determinazione allegata, si riconosce (in via indiretta) che 40 mila euro non erano stati effettivamente erogati.

 

E’ da capire se tale somma è solo un acconto o deve ritenersi satisfattiva  (questo il termine legale) dell’intero contraddittorio intercorso con il Comune di Follonica.

 

 

Poi si possono fare altre considerazioni:

 

1. chi avrebbe accertato l’esistenza di un credito ben tre volte superiore? Forse la Magistratura? La cosa che lascia a dir poco interdetti (e non diciamo altro);

 

2. le amministrazioni comunali, nè in gestione associata (dal 1999 al 2006) né in consorzio (SDS, dal 2006 ad oggi), sono state in grado di gestire l’organizzazione e la conseguente erogazione dei servizi socio assistenziali. La documentazione in nostro possesso accerta anche che non sono stati nemmeno in grado di far funzionare l’ISEE, tanto da non voler fornire volontariamente risposte al Difensore Civico Regionale, adito dagli allora consiglieri Ovi e Cappelloni, il quale, in attesa dei dati richiesti ai Comuni di Massa Marittima e Follonica, aveva espresso forti perplessità sulle procedure adottate;

 

3. perchè la SDS e l’Istituto Falusi, nonostante richieste pervenute da vari soggetti (Ovi e Cappelloni prima, Massa Comune poi) non forniscono informazioni sui costi e sull’organizzazione dei servizi socio assistenziali, sulla continuità assistenziale ospedale territorio e sui servizi per la non autosufficienza? Hanno forse qualcosa da nascondere?

 

defaultclicca per leggere la determinazione

 

 

 

Un Commento a “Hanno forse qualcosa da nascondere?”

  • Roberto Ovi says:

    In effetti l’allegata Determinazione Dirigenziale del Comune di Massa Marittima sembra poter essere ricollegabile, in via indiretta, alla richiesta di rimborso di 133 mila Euro fatta pervenire dal Comune di Follonica.
    Come sottolineva Gabriele, è di importo inferiore (circa 40 mila Euro) e dal contenuto del dispositivo non si capisce bene se debba ritenersi come satisfattiva del contenzioso avanzato dal Comune del golfo.
    E’ appena il caso di ricordare che un decreto ingiuntivo è un ordine dato dal giudice al debitore di adempiere l’obbligazione assunta (es. pagamento di una somma di denaro o consegna di una cosa mobile determinata) entro un determinato periodo di tempo.
    Trascorso tale termine, il decreto diventa esecutivo e si può procedere al pignoramento dei beni del debitore.
    Il decreto ingiuntivo viene emesso su richiesta del creditore, ed ha il vantaggio di essere molto più celere e assai meno oneroso di un procedimento giudiziario ordinario, ed è disciplinato dagli articoli 633 e ss. del c.p.c. e richiede, per la sua emissione, la sussistenza di specifiche condizioni.
    È inoltre necessario che il credito sia provabile mediante prova scritta.
    Più precisamente, si intendono per prove scritte idonee alla richiesta di decreto ingiuntivo (art. 634 c.c.):
    1.le polizze e promesse unilaterali per scrittura privata;
    2.i telegrammi;
    3.gli estratti autentici delle scritture contabili;
    4.in alcuni casi, la giurisprudenza considera prova scritta anche le fatture commerciali.
    Non sarebbe male se i consiglieri di Massa Comune presentassero un’interrogazione con la quale chiedere chiarimenti in merito.
    Per il resto sono d’accordo con quanto scritto da Gabriele e, soprattutto, con le dichiarazioni rese dell’ex Sindaco Luca Sani, ora parlamentare PD, in occasione, se ben ricordo, dell’apporovazione del bilancio di previsione per l’anno 1996: le amministrazioni pubbliche dovranno essere sempre più controllori e sempre meno gestori.
    Questa vicenda ne è una chiara testimonianza.
    Mi dispiace che Luca non sia stato coerente con le proprie dichiarazioni

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