Fonte: IL TIRRENO
31 dicembre 2013
Massa Comune e il calendario della discordia
MASSA MARITTIMA Il calendario di Massa Comune continua a far discutere la città del Balestro. Il movimento ha realizzato un almanacco correlato da immagini, che secondo i suoi componenti sono il simbolo del mal governo, che negli ultimi vent’anni ha dominato a Massa Marittima. Il sindaco Lidia Bai ha commentato il calendario dicendo che i suoi autori non hanno affatto a cuore il bene della città, ma pensano solo a criticare, tra l’altro, offendendo. Gabriele Galeotti, esponente del movimento, non poteva non rispondere al suo primo cittadino, cogliendo la palla al balzo per attaccare, ancora una volta, l’amministrazione massetana. «Il sindaco Bai ha dimostrato di essere bravissima a perdere l’occasione per stare zitta – commenta Galeotti – Si, per stare zitta. Proprio come avrebbe dovuto fare decine e decine di altre volte. Che non avrebbe gradito il nostro calendario lo sapevamo benissimo. Come non ha mai gradito le nostre critiche, le nostre proposte, il nostro impegno, la nostra volontà di cambiare le cose e tornare a dare una speranza a Massa. Una speranza che lei, Sani ed il suo caro partito le hanno tolto. E, con Massa, l’hanno tolta a noi tutti e ai nostri figli». Galeotti ribatte a Bai spiegando che, proprio perché lui e i suoi colleghi hanno a cuore la città, stanno lavorando da cinque anni per renderla migliore, anche attraverso il calendario appena prodotto. «Proprio ciò che non ha mai contraddistinto lei, i suoi colleghi ed il suo partito – continua il consigliere di Massa Comune, andando giù molto pesante contro la maggioranza – Fare quel calendario ci è costato soldi e tempo. E ci ha fatto stringere il cuore e accapponare la pelle. Ma sa perché abbiamo voluto farlo? Per rammentare alla gente che cosa avete saputo fare e quanto male avete procurato alla nostra cittadina. I vostri interessi non coincidono con i nostri. Tra lei, l’onorevole Luca Sani, gli assessori che ci avete imposto ed il suo partito-non-partito, negli ultimi 19 anni avete rovinato tutto ciò che potevate rovinare per finalità perverse». Alla fine Galeotti consiglia in modo ironico al sindaco di fare anche lei un almanacco. (p.v.)