Il periodo natalizio che stiamo vivendo a Massa Marittima credo sia uno dei più tristi degli ultimi cinquanta anni.
Girare per Piazza Garibaldi senza incontrare nessuno, vedere i negozi vuoti salvo rare eccezioni, vedere gli alberghi chiusi riempe il cuore di chi ha conosciuto un’altra Massa di grande malinconia.
Percepisci dai pochi che incontri un grande senso di smarrimento ma anche una grande voglia di cambiare.
Credo che quando si tocca il fondo e penso/spero lo si sia toccato, l’unico modo per ripartire sia esaminare le cause di tutto questo dicendo la verità.
Dobbiamo dire la verità su tutto quanto ha generato questo degrado.
Mentre avveniva la lenta ma continua diminuzione dei posti di lavoro nelle aziende principali abbiamo continuato a sognare interventi faraonici senza tutelare la vita quotidiana; ci siamo affidati a chi proponeva iniziative importanti senza rendersi conto che ci venivano propinati pacchetti confezionati senza possibilità di analisi e di controllo che ci hanno indebitato assorbendo e ipotecando i proventi destinati alla manutenzione della nostra cittadina.
Ora dobbiamo scendere dal piedistallo e dire la verità: dobliamo mostrare i numeri e come i bravi capo famiglia dobbiamo utilizzare il denaro vero e disponibile per la nostra città e per i nostri cittadini.
E’ l’ora in cui non si distribuiscano più denari facili a consulenti, enti, consorzi, società dove si annidano pseudo politici pronti ad una facile vita sulle spalle dei cittadini.
La città deve tornare ad essere dei cittadini e per i cittadini; se ci sarà poco da distribuire distribuiremo poco ma quel poco a favore della popolazione.
Per sapere però se ci sarà un futuro e ci sarà, prima di tutto dobbiamo mettere in piazza la verità.
Chi ha visto la verità rimarrà per sempre inconsolabile.
Alessandro Baricco, Oceano mare, 1993