Venerdì scorso, nel contesto del Procedimento Penale 5262/2010, mancava solo l’Avvocato Giorgi e poi l’UFFICIO LEGALE del PD di Grosseto sarebbe stato al gran completo.

 

 

Davanti al Giudice per l’udienza preliminare dott. Marco Bilisari, erano presenti l’avvocato Roberto Santi Laurini per gli architetti Pettini e Pistolesi, un Legale in sostituzione dell’avvocato Giulia Bargelli (figlia di Alidiano) per l’architetto Lucia Gracili e gli avvocati Alessandra Valacchi e Alberto Vannetti per conto di Riccardo Rapezzi, in rappresentanza del Gruppo Consiliare “Massa Democratica”.

 

 

Tale Procedimento trae origine dalle querele sporte nei confronti di Gabriele Galeotti dagli architetti Pietro PETTINI e Andrea PISTOLESI, Presidente e Consigliere dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Grosseto, giudicante e giudicato nella Selezione le cui irregolarità furono messe in evidenza da Galeotti.

 

 

Ad esso, successivamente, si è unito il Procedimento Penale 1321/2011 sorto a seguito della querela sporta da Lucia GRACILI; in ultimo, inspiegabilmente, non essendoci ragione alcuna, si è unito anche il Procedimento Penale 2702/2011 conseguente alla querela sporta da Riccardo Rapezzi.

 

 
Il tutto si inserisce nel più ampio contesto dell’aspra battaglia politica con il Partito di Maggioranza che amministra Massa Marittima al quale, da oltre 5 anni, Galeotti riserva un’accesa critica politica al fianco del “Movimento Civico Massa Comune” di cui è un fondatore e un dirigente.

 

 

Attraverso un sito internet di denuncia e protesta [che riscosse un grande successo], partendo col parlare dei costi spropositati di un’opera pubblica (il Palazzo dell’Abbondanza), Galeotti ha pubblicato foto e commenti, volutamente ironici e/o sarcastici, per mettere in evidenza i piccoli e i grandi problemi della nostra Cittadina, quasi sempre causati da una “non proprio attenta” attività amministrativa.

 

 

Ha parlato quindi di sprechi, di inefficienze, di errori tecnici, di abusi, di ingiustizie, di clientelismo e chi più ne ha più ne metta; ha trattato anche di annose vicende tuttora lontane dall’essere risolte come quelle, ad esempio, dell’Area ex-Molendi (manifesto di degrado urbano) che da oltre 10 anni costituisce il biglietto da visita con il quale Massa Marittima si presenta ai visitatori.

 

 

Alle Elezioni Amministrative del Giugno 2009, la LISTA CIVICA “MASSA COMUNE” ha ottenuto un risultato eccezionale (per la realtà blindata di Massa Marittima) guadagnando, dopo appena 5 mesi di lavoro, poco meno del 30% delle preferenze e conquistando TRE seggi in Consiglio Comunale.

 

 

 

Il favore che “MASSA COMUNE” è andata sempre più riscuotendo nella cittadinanza e soprattutto nei giovani ha sempre più seriamente preoccupato gli Amministratori che ne hanno ostacolato l’attività in ogni modo, legittimamente o meno.

 

 

Costituitosi poi ufficialmente come Associazione senza scopo di lucro, il MOVIMENTO CIVICO ha “osato” indagare sull’edificazione, ancora in corso, nell’area ex-Agraria dove è marcata quanto mai la COLLUSIONE CON LA POLITICA: è stato favorito il rilascio del permesso di costruire, sono stati omessi i controlli, è stata ignorata ogni elementare norma di sicurezza nel più assoluto dispregio della normativa.

 

 

L’impegno di Galeotti e quello di Massa Comune muove ed ha sempre mosso al solo fine di contribuire a contrastare il forte declino della nostra Cittadina.

 

 

Nonostante il grande lavoro svolto dal Movimento Civico mediante il proprio Gruppo Consiliare ed i propri attivisti, il “nemico numero uno” è stato e continua ad essere Galeotti; contro di lui si è giunti a fare di tutto, manifestando una perfidia inimmaginabile.

 

 

Per le sue battaglie civiche con le quali ha smascherato molte delle sue “porcate” ai danni della Collettività, ai suoi danni, ormai da tempo, si è scagliato un SISTEMA POLITICO INTERO che, per il tramite dei suoi scagnozzi, gli ha indirizzato numerose denunce al fine di tacitarlo e indurlo a cessare la sue battaglia.

 

 

Per aver trattato della Selezione del 2007, Galeotti è stato anche sospeso per due medi dall’albo professionale ad opera del Consiglio dell’Ordine degli Architetti il cui Presidente era nel Nucleo Valutativo ed un Consigliere del quale si aggiudicò la medesima.

 

 

Lo hanno boicottato e denigrato in ogni forma possibile e nei modi più disparati, anche subdoli, come promuovendo il discredito nei suoi confronti mediante illazioni di vario genere fatte circolare in giro tanto vigliaccamente quanto “abilmente”.

 

 

Stanno rivalendosi su di lui anche come Architetto, facendo in modo che gli pervenga sempre meno lavoro e sono giunti, addirittura, ad “invitare” gli adepti a disertare il più possibile l’attività commerciale della mia famiglia che svolge la sua ONORATA attività da quasi 50 anni!!!

 

 

Le argomentazioni di Pettini, Pistolesi e Gracili si intrecciano fortemente con la questione EX-AGRARIA di Massa Marittima di cui al Procedimento Penale 4351/2011; solo al margine lo fanno quelle di Rapezzi.

 

 

Circa il Procedimento Penale 5262/2010, Pettini, Pistolesi e Gracili lamentano di essere stati diffamati al medesimo riguardo, ovvero circa la la “Selezione ad evidenza pubblica per il conferimento di un incarico di Istruttore Direttivo Tecnico presso il Comune di Massa Marittima” svoltasi nel 2007 [dove Pettini e Gracili furono i soli due componenti del nucleo valutativo e Pistolesi risultò il professionista selezionato] della quale Galeotti ha parlato sul suo blog www.palazzodellabbondanza.it tra l’Agosto 2010 e il Febbraio 2011.

 

 

Rapezzi, invece, nelle vesti di Consigliere Comunale Capogruppo della Coalizione di Maggioranza facente capo al PD, lamenta sia stato diffamato il proprio Gruppo Consiliare a seguito della pubblicazione di n.4 articoli di palese CRITICA POLITICA GENERICA sul medesimo blog tra il Dicembre 2010 e il Gennaio 2011.

 

 

Circa la “Selezione ad evidenza pubblica per il conferimento di un incarico di Istruttore Direttivo Tecnico presso il Comune di Massa Marittima” svoltasi nel 2007, stiamo attendendo che la Procura si pronunci circa l’ESPOSTO-DENUNCIA presentato dal “Movimento Civico MASSA COMUNE” in data 03.07.2013.

 

 

Tutto è partito nel Gennaio 2007 quando Galeotti iniziò a lavorare per costituire un’associazione a tutela del centro storico e del territorio comunale di Massa Marittima.

 

 

Essendo un architetto, il suo interesse si concentrò principalmente sulle argomentazioni di carattere ambientale, edilizio e urbanistico; e, inevitabilmente, suo malgrado, sui risvolti politici purtroppo onnipresenti dietro di esse.

 

 

Si accorse in fretta che le questioni quanto meno controverse, ovvero non chiaramente a vantaggio della Collettività, erano molte di più di quelle che pensavo e decisi di indagare su talune di queste.

 

 

Per avere copia dei documenti che quasi sempre gli venivano negati, doveva appoggiarsi all’amico e allora Consigliere Comunale Roberto OVI, anch’egli continuamente al lavoro per controllare l’operato dell’Amministrazione.

 

 

Tra le tante cose, notò che fin dai primi anni Novanta, uno stesso professionista, l’architetto Andrea Pistolesi, veniva investito fiduciariamente di una quantità smisurata di incarichi professionali e che allo stesso, a partire dal 2000, era stato affidata la gestione dell’Ufficio di Piano, appena istituito per provvedere alla formazione del nuovo strumento urbanistico.

 

 

In maniera assolutamente tranquilla, ma determinata, dapprima all’allora Responsabile dell’Ufficio Urbanistica Armando Nodi e poi al Sindaco Lidia Bai, fece notare come il rinnovarsi continuativamente di quest’ultimo incarico, di anno in anno, potesse aver eluso la normativa in materia di assunzioni nella Pubblica Amministrazione.

 

 

Cercò conferme anche nel Presidente dell’Ordine degli Architetti Pietro Pettini che però, successivamente, stupito e amareggiato, scoprì essere coinvolto proprio in ciò che andava lamentando…

 

 

Ebbe la sensazione di aver messo il dito nella piaga, proprio dove, probabilmente, il PD pensava che nessuno avrebbe mai osato indagare.

 

 

E allora, forse allarmatisi per le sue obiezioni, in data 03 Agosto 2007 fu bandito una specie di concorso, chiaramente confezionato su misura per Pistolesi, al fine di REGOLARIZZARNE la posizione lavorativa (l’avviso della Selezione comparve all’albo pretorio comunale dal 13 al 19 Agosto 2007).

 

 

La “Selezione ad evidenza pubblica per il conferimento di un incarico di Istruttore Direttivo Tecnico presso il Comune di Massa Marittima” fu UNA FARSA.

 

 

Il NUCLEO VALUTATIVO formato dagli architetti Pietro Pettini (Presidente dell’Ordine degli Architetti e Dirigente del Settore Sviluppo e Tutela del Territorio della Provincia di Grosseto) e Lucia Gracili (Funzionario dell’Area di Pianificazione presso il Settore diretto da Pettini), si espresse con favore principalmente al riguardo di Andrea Pistolesi (già Consigliere dell’Ordine degli Architetti di cui Pettini era Presidente) ed il Sindaco Lidia Bai conferì proprio a lui l’incarico.

 

 

Importante ricordare che, dopo averlo già fatto per lunghi anni, a seguito di quella Selezione, l’architetto Pistolesi si trovò nuovamente a rivestire il ruolo di Dirigente Responsabile dell’Ufficio di Piano continuandone ad averne gestione e controllo.

 

 

In quello stesso ruolo, in precedenza, Pistolesi aveva redatto il REGOLAMENTO URBANISTICO del Comune di Massa Marittima [adottato con Delibera di Consiglio Comunale n.47 del 27.07.2006 e approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.48 del 30.07.2007] rendendo edificabile, in particolar modo, l’area EX-AGRARIA [ma anche l’area del MAGRONE da destinare alle attività industriali e artigianali sulla quale è auspicabile che le Autorità preposte indaghino debitamente] consentendo la realizzazione di n.42 (quarantadue) unità abitative ed altro ancora.

 

 

A seguito di un suo esposto del 2 Marzo 2011, la Procura della Repubblica di Grosseto ha richiesto al Comune di Massa Marittima la documentazione della “Selezione ad evidenza pubblica per il conferimento di un incarico di Istruttore Direttivo Tecnico” tenutasi nell’Ottobre 2007 ottenendola, MA SOLO PARZIALMENTE, per il tramite del Settore GARU della Comunità Montana “Colline Metallifere” che aveva provveduto a bandirla su espresso incarico del Sindaco Lidia Bai.

 

 

Le indagini al riguardo furono svolte dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura che NON RAVVISARONO violazioni penali perché procedettero senza riscontrare che la documentazione trasmessa loro FOSSE COMPLETA.

 

Mancava, infatti, PERCHE’ MAI ESISTITO, L’ATTO FONDAMENTALE ovvero LA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE CON LA QUALE SI SAREBBE DOVUTO DECIDERE FORMALMENTE DI BANDIRE LA SELEZIONE né si faceva cenno della sua essenza.

 

 

MANCAVA ANCHE la nota del Sindaco Lidia Bai n.10946 del 01.08.2007 (con la quale si disponeva di bandire la selezione a cura del Settore GARU) che, per l’appunto, avrebbe dovuto riportare le deliberazioni assunte dell’Amministrazione e MAI ESISTITE.

 

 

Il Settore GARU della Comunità Montana “Colline Metallifere”, infatti, NON HA MAI TRASMESSO alla Procura della Repubblica i due ATTI CHIAVE della procedura di assunzione, il cui esame poteva diversamente far concludere le indagini al riguardo.

 

 

Per procedere all’assunzione mediante selezione ad evidenza pubblica, infatti, non era certo sufficiente riferirsi agli atti menzionati nel bando: SAREBBE SERVITA, INVERO, UN’APPOSITA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE, PERALTRO CITATA PIU’ VOLTE, CHE PERO’ NON E’ MAI ESISTITA.

 

 

Per aver scritto sul suo blog di tale Selezione con toni ironici e sarcastici, esprimendo ogni sua perplessità al riguardo, Galeotti è stato più volte querelato per diffamazione, spesso in maniera palesemente strumentale.

 

 

Tutti sanno dello stretto legame che intercorre tra politica, pianificazione urbanistica e comparto edilizio in genere: NON E’ UN CASO, a mio avviso, che l’area EX-AGRARIA di Massa Marittima afferisca, da sempre, agli ambienti prossimi in origine al PCI, poi al PDS, poi ancora ai DS e ora al PD provinciali.

 

 

Proprio sul caso EX-AGRARIA, il “Movimento Civico Massa Comune” ha inteso indagare in maniera approfondita muovendosi in ogni direzione: dapprima sul piano amministrativo, poi sul piano penale e poi ancora sul piano contabile.

 

 

Con la consulenza dell’Avvocato Gianluigi Ceruti di Rovigo e del Geometra Massimo Grisanti di Poggibonsi (due tra i maggiori esperti in Diritto Urbanistico d’Italia) ha presentato un ricorso al TAR [n.2237/2010] contenente ben VENTI CENSURE; ora attende che si pronunci il Consiglio di Stato [n.5758/2012] avendo dovuto appellarsi ad Esso perché, pur rappresentando circa il 30% della Cittadinanza ed avendo 3 Consiglieri Comunali, è stato incredibilmente ritenuto «carente di adeguata rappresentatività e radicamento sul territorio».

 

 

Ha poi inoltrato numerose denunce alla Procura della Repubblica di Grosseto confluite in un unico Procedimento Penale [n.4351/2011] ipotizzando una lunga serie di illeciti (abuso edilizio, lottizzazione abusiva, mancata applicazione della normativa antisismica, violazione della normativa a tutela dei beni a vincolo paesaggistico, falso in atto pubblico, abuso di ufficio ecc. ecc.); tutto, però, è stato archiviato in gran fretta e senza darne notizia alcuna basandosi su una discutibile perizia tecnica che, pur trattando di urbanistica e edilizia fu affidata al Dottor Gianfranco Savelli di Grosseto, Ingegnere meccanico classe 1939, immediatamente e puntualmente confutata dal Geometra Massimo Grisanti che ne dimostra il “falso processuale” a seguito del quale ha proceduto il PM [cfr. allegato n.3].

 

 

Ha presentato anche un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti di Firenze [n.2979/2011] perché il Comune di Massa Marittima, tra le altre cose, ha rilasciato il permesso di costruire SENZA AVER INCASSATO GLI ONERI DI URBANIZZAZIONE (oltre 500.000 euro), ma scomputandoli genericamente e impropriamente.

 

 

Della questione penale relativa all’edificazione dell’area EX-AGRARIA, attraverso i propri Legali, il “Movimento Civico Massa Comune” ha portato recentemente a conoscenza anche il Consiglio Superiore della Magistratura.

 

 

Tutto, dunque, ha avuto origine dalle previsioni contenute nel Regolamento Urbanistico redatto da Pistolesi (Consigliere dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Grosseto) e gestito dallo stesso in base dell’incarico assunto a seguito della SELEZIONE AD EVIDENZA PUBBLICA SVOLTASI NEL 2007 il cui Nucleo Valutativo era composto dall’architetto Pettini (Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Grosseto e Dirigente del Settore Sviluppo e Tutela del Territorio della Provincia di Grosseto) e dall’architetto Gracili (Funzionario dell’Area di Pianificazione presso il Settore Sviluppo e Tutela del Territorio della Provincia di Grosseto di cui l’architetto Pietro Pettini era il DIRIGENTE).

 

 

Per quanto riguarda le ragioni di Rapezzi che, nelle vesti di Consigliere Comunale Capogruppo della Coalizione di Maggioranza facente capo al PD, lamenta la diffamazione del proprio Gruppo Consiliare, si può solo e semplicemente dire che negli articoli citati: si fanno considerazioni generiche riconducibili alla legittima libertà di opinione, non c’è alcuna espressione diffamatoria trattandosi si pura e semplice CRITICA POLITICA, non si fanno nomi e cognomi, men che mai si rinviene la minaccia paventata da Rapezzi, l’appellativo “consiglieri paletta” non è certo offensivo.

 

 

 

 

 

Un Commento a “Il PD contro l’architetto Galeotti”

  • Oscar De Paoli says:

    La giustizia al contrario, ovvero l’ingiustizia.

    Da accusatore ad accusato.

    Semplicemente inconcepibile in uno stato di diritto.
    .
    La locuzione Stato di diritto traduce l’originaria espressione tedesca Rechtsstaat, coniata dalla dottrina giuridica tedesca nel XIX secolo.Fondamento di questa forma di Stato è la salvaguardia della supremazia del diritto e delle connesse libertà dell’uomo. Il concetto dello Stato di diritto presuppone che l’agire dello Stato sia sempre vincolato e conforme alle leggi vigenti: dunque lo Stato sottopone se stesso al rispetto delle norme di diritto, e questo avviene tramite una Costituzione scritta.

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