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11 dicembre 2013

 

 

I timori di MC per il S.Andrea. Il portavoce De Paoli in allarme dopo le dichiarazioni del ministro

 

 
 

«DOPO ANNI di dichiarazioni e smentite, sarebbe l’ora che il Governo e la Regione, che hanno competenze concorrenti in materia di sanità, dicessero con chiarezza cosa intendono fare, e non solo dell’ospedale Sant’Andrea, ma di tutti i piccoli ospedali, viste le recenti rivelazioni del ministero della Salute». È il portavoce di Massa Comune Oscar De Paoli che interviene sul futuro dell’unico ospedale delle Colline Metallifere richiamandosi al contenuto delle dichiarazioni del direttore dell’Asl Fausto Mariotti e dall’assessore regionale Luigi Marroni nell’incontro alla Sala Congressi del Palazzo dell’Abbondanza a completamento del percorso iniziato con il protocollo di intesa del giugno 2007 e delle successive modifiche ed integrazioni. In quell’occasione, ricorda De Paoli, vennero riconfermati gli interventi di ristrutturazione edilizia e di messa in sicurezza del Sant’Andrea in base alle normative antisismiche, la riorganizzazione produttiva, con la costituzione dell’area medica e dell’area chirurgica, e relative attività connesse, le cure intermedie a partire dall’ospedale di comunità fino alla Casa della salute, lo sviluppo dei percorsi di continuità assistenziale ospedale territorio, la realizzazione delle attività di assistenza socio sanitaria e socio assistenziale territoriale con la corretta presa in carico del paziente che avrebbero dovuto essere programmate e realizzate dalla Società della Salute». Ma alla luce delle ultime rivelazioni annunciate dal ministero della Salute, afferma De Paoli a nome della lista civica Massa Comune, «questi impegni sono ancora validi o è cambiato qualcosa? Pensiamo che i cittadini, tra l’altro elettori alle ormai prossime Amministrative di giugno, abbiano il diritto ad una informazione corretta e, soprattutto veritiera sui destini del Sant’Andrea, anche perché il decreto sulla spending review e quello sugli standard ospedalieri, sui quali Massa Comune fece anche un’interrogazione, potrebbero in ipotesi consentire alla Regione Toscana di imporre cambiamenti rispetto agli impegni precedentemente assunti».

DA QUI allora un appello al sindaco Lidia Bai e all’assessore alla Sanità nonchè presidente della Società della Salute Luciano Fedeli ed ai nostri più alti rappresentanti nelle istituzioni nazionali e regionali a dare una chiara risposta in merito ai quesiti posti. «Così come sarebbe auspicabile che i renziani di Massa Marittima — chiude — molto numerosi stando ai risultati delle primarie per il segretario nazionale Pd, escano allo scoperto e facciano sentire la loro voce».

 

 

 

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