CORRIERE DI MAREMMAdefault

11 dicembre 2013

 

 

ASL, dirigenti e trasparenza

Marco Taradash denuncia la situazione

 

 

 

In Toscana sono appena 5 le aziende, tra sanitarie e ospedaliere, ad aver rispettato la legge che impone di istituire un responsabile anticorruzione, d’obbligo per ogni ente pubblico. Grosseto non è tra queste. Anzi, non ha neppure il responsabile della trasparenza. Il dato emerge dallo studio diffuso da Libera e Gruppo Abele: la Toscana si attesta sul livello medio di trasparenza, con il minimo del punteggio per quella fascia (34%), e Grosseto è ben al di sotto (19%), con tanto di semaforo rosso e penultima nella classifica toscana che assegna la maglia nera (11%) al Meyer di Firenze. Eppure il termine ultimo che la legge consente per mettersi in regola è il 31 gennaio. Per questo abbiamo subito presentato un’interrogazione all’assessorato regionale alla Salute per sapere cosa si stia aspettando a dotarsi ovunque del responsabile anticorruzione. Anche perché i tanti fascicoli (esplorativi e non) aperti dalle Procure su varie Asl della Toscana, da Massa a Siena, da Firenze a Pistoia, dimostrano quanto bisogno ci sia di questa figura. Come intende rimediare la giunta regionale? Toccherà all’assessore al Diritto alla salute, Luigi Marroni, spiegarlo in forma scritta entro 60 giorni rispondendo alla nostra interrogazione. E non solo: pensiamo di impegnare la giunta regionale a ottemperare alla legge attraverso una mozione.

 

 

 

 

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