Fonte: IL TIRRENO

26 novembre 2013

 

Rubrica: Ambiente

E il comitato Geo parte all’attacco Per gli ambientalisti di Monterotondo l’impianto ha «irregolarità pregresse»

 

MONTEROTONDO E sulla recente intervista a Claudio Ceroni interviene anche il comitato Geo di Monterotondo, per bocca di Graziano Bianchi. «L’ampliamento impiantistico prospettato è a nostro avviso inutile e impattante – commenta Bianchi – Carboli infatti è già sovradimensionato per le effettive esigenze, in presenza dell’impianto Futura alle Strillaie. Non solo. Esistono delle irregolarità pregresse di questo impianto sul piano urbanistico e patrimoniale, non imputabili all’attuale gestione Solemme, ma che vanno necessariamente risolte prima di iniziare nuove costruzioni. Questo per evitare interventi della magistratura e della Corte dei Conti». Per il comitato Geo l’ammendante prodotto a Carboli è tutt’altro che verde. «È un prodotto a rischio per l’agricoltura alimentare, per la presenza di metalli pesanti, idrocarburi, metaboliti da medicinali, detergenti e virus patogeni. Quanto ai miasmi anche di recente l’Arpat ha confermato la presenza di emissioni e che ancora non sono stati messi in opera gli accorgimenti tecnici utili ad evitarli». Infine il Comitato Geo evidenzia che «il progettato digestore anaerobico e cogeneratore da biogas inseriscono di fatto questo impianto tra quelli a rischio di incidente rilevante». Infine in merito al compostaggio il Comitato Geo si definisce «favorevole a questa tecnologia, purché con l’esclusione di fanghi e ceneri di inceneritori, che invece trasformano ilprodotto finale in qualcosa di inutilizzabile per l’agricoltura del comparto alimentare, snaturando gli obiettivi di un riciclo ecosostenibile». (g.b.)

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