Fonte: LA NAZIONE

 

26 novembre 2013

 

 

Gestione dei rifiuti: «Il futuro è preoccupante» Intervista a Oris Carrucoli del Laboratorio di Democrazia sulla raccolta differenziata

 

di GIANFRANCO BENI

PREOCCUPAZIONE del Laboratorio di Democrazia per la gestione del ciclo dei rifiuti: si chiedono il Comune sarà in grado di conferire all’impianto delle Strillaie la quota contrattata. Sullo spinoso argomento abbiamo raccolto il pensiero di Oris Carrucoli, figura di spicco del neonato movimento.

Il Laboratorio di democrazia sostiene che la questione dei rifiuti non è chiara, perché?

«Perché la raccolta differenziata che fino al 2008 era il nostro fiore all’occhiello anziché progredire è andata indietro. Nel 2008 eravamo il secondo Comune della provincia con il 35%, adesso siamo all’ottavo posto con il 31».

Cosa dicono in Comune?

«L’assessore competente Giacomo Michelini non sa cosa dire in proposito».

La quantità della raccolta è diminuita, potrebbe essere fisiologico?

«Niente affatto, anche perché secondo la legge nazionale e le direttive europee entro il 2012 avremmo dovuto toccare il 65%, anche per poter godere dei benefici previsti, da entrambe le normative».

Allora voi come lo spiegate?

«Innanzitutto dovrebbero essere gli amministratori a spiegarlo. Dal 2005 un accordo provinciale vincola tutti i Comuni a conferire alle Strillaie una quota ingente di raccolta indifferenziata, pena l’applicazione di sanzioni.

Com’è questo accordo?

«Molto vincolante, perché se l’impianto non lavora almeno 118mila tonnellate all’anno va in perdita».

Quindi?

«E’ chiaro che se Massa non conferisce la propria parte rischia di pagare di più le tariffe per lo smaltimento».

Adesso cosa succederà con Sei Toscana che subentra al Coseca all’inizio dell’anno?

«Di certo Sei cercherà di giungere almeno all’obiettivo del 65% di differenziata, in modo da contenere i costi della raccolta e del conferimento».

Come?

«Credo che organizzerà la raccolta in modo che l’obiettivo venga centrato nella percentuale e nei costi. Ma ciò vorrebbe dire che paesi dove la raccolta differenziata è costosa a realizzarsi rischiano di essere tagliati fuori da tale obiettivo e per essi si andrà alla semplice raccolta indifferenziata, e Massa potrebbe essere uno di questi».

Ritenete che le tariffe sarebbero uguali sia per chi realizza la differenziata sia per chi cessa di farla?

«Questo non possiamo dirlo, però è molto probabile che i Comuni dove la differenziata cesserà di essere fatta perché troppo costosa finiscano per avere tariffe più alte».

E dall’amministrazione?

«L’assessore durante un dibattito a Prata non ha saputo dare su questi temi alcune risposta ed ha finito per suffragare con un silenzio ostinato l’ipotesi che i Comuni, con la gestione Sei, vengano esclusi da ogni decisione e gli utenti dovranno pagare le scelte di Sei».

 

 

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