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Circa l’annosa questione dell’area ex-Molendi, con qualche minima attenuante ma pressoché interamente, il TAR della Toscana ha accolto il ricorso 1730/2011 presentato dalla Società “Porta al Salnitro” condannando il Comune di Massa Marittima a risarcire il danno per il mancato adempimento della convenzione e per il comportamento contrario agli obblighi di legge.

  

La convenzione è stata dichiarata risolta ed al Comune di Massa Marittima è stato imposto di proporre alla Controparte una adeguata somma risarcitoria, opportunamente rivisitata in ragione delle decisioni assunte.

 

La Società “Porta al Salnitro” ha quantificato il danno subìto in cinque milioni e mezzo di euro!!!

 

L’avvocato Giorgi, lautamente pagato con i soldi di tutti ma, di fatto, al servizio esclusivo di sindaco e PD, si é affrettato a sostenere in Consiglio Comunale che un ricorso al Consiglio di Stato possa rivelarsi conveniente.

 

Ma conveniente per chi? 

 

Il Comune, chiaramente, ha deciso di accogliere il suggerimento di Giorgi e gli ha affidato l’incarico di predisporre il ricorso.

 

Ha deciso anche di promuovere un’ulteriore trattativa stragiudiziale con la Società “Porta al Salnitro” che però non ha portato frutti.

 

Per molti, ricorrere al Consiglio di Stato appare l’ennesima scelleratezza tesa unicamente a prendere tempo e coprire le responsabilità di taluni, ex sindaco ed ora onorevole Luca Sani in testa.

 

La sentenza del TAR, infatti, è estremamente chiara nel riconoscere la responsabilità oggettiva dell’Amministrazione, conseguente alla stipula di una convenzione firmata, appunto, quando Sani era sindaco.

 

Il ricorso al Consiglio di Stato potrebbe dunque rivelarsi l’ennesimo fallimento dell’Amministrazione Comunale e l’ennesimo insulto alla Cittadinanza.

 

Nei primi giorni di Agosto, senza farne parola alcuna né all’opinione pubblica né alle opposizioni politiche, così come deciso dal TAR della Toscana, il Comune di Massa Marittima ha formulato la sua offerta alla Società “Porta al Salnitro”.

 

A fronte di una richiesta danni di cinque milioni e mezzo di euro, è stata offerta la ridicola cifra di poco meno di 700.000 euro dimostrando, se mai ce ne fosse stato bisogno, di NON VOLER NEPPURE TENTARE DI RISOLVERE LA QUESTIONE.

 

Il Comune di Massa Marittima ha poi richiesto e ottenuto la SOSPENSIONE dell’esecuzione della sentenza del TAR.

 

Il Consiglio di Stato, contrariamente a quanto si pensava, lasciando di stucco gli Amministratori di Massa Marittima che credevano si andasse ben oltre le prossime elezioni amministrative della primavera 2014, affronterà la questione MARTEDI’ 26 NOVEMBRE.

 

 

 

 

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