Fonte: LA NAZIONE

19 novembre 2013

 

Rubrica: Panorama politico

L’INTERVENTO. NON ADERIRO’ A FORZA ITALIA

 

di Andrea Agresti, consigliere regionale

 

RITENGO doveroso spiegare le ragioni che mi hanno portato a non aderire a Forza Italia, all’indomani della scissione del Pdl. La mia storia politica e la mia ideale appartenenza all’aerea della Destra Sociale non c’entrano nulla con i principi che portano alla rinascita di Fi. Il presidente Berlusconi è stato la vera novità politica tra i leader che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese negli ultimi 20 anni, l’unico vero baluardo contro la sinistra, ma il metodo con cui si è gestito e liquidato il Pdl è contrario ai miei principi che vedono i partiti discutere le scelte al proprio interno, facendo nascere la classe dirigente per merito e non per nomina dall’alto. E’ giusto non far cadere il governo in una fase così delicata per il nostro Paese, anche se questo esecutivo non è il migliore che si possa auspicare ma è senza dubbio meglio del vuoto che si caratterizzerebbe. Andare alle urne ora è sicuramente una scelta sbagliata e con questa legge elettorale si ripresenterebbe la stessa composizione che abbiamo oggi. Detto questo, seguo con attenzione Alfano e questo nuovo soggetto politico. E seguo con altrettanto interesse i tentativi di ricomporre in un’area di destra un partito che possa raccogliere l’eredità politica che fu di Alleanza Nazionale. In Consiglio regionale, se verrà composto il gruppo di Forza Italia non aderirò. Con gli altri colleghi che non si riconoscono in Fi formeremo un altro gruppo.

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