IL TIRRENO
Rubrica: Panorama politico
CONGRESSI PD Matteo Renzi sfiora il 60% Prime dimissioni fra i garanti
GROSSETO A tarda sera, quando ancora il risultato definitivo non era stato ufficializzato dalla Federazione e alla conta mancava una diecina di congressi, Matteo Renzi – in provincia di Grosseto – andava sopra il 57%, Cuperlo restava sotto al 30, Civati intorno al 10. Un trend nettamente migliore di quello nazionale. La tornata elettorale delle convenzioni (chi scrive le regole nel Pd gli piace sempre complicare le cose, anche nei nomi) fa registrare una marea di votanti in meno. Erano 3.700 i tesserati in movimento per scegliere i segretari di circolo, dell’unione e della federazione. «Stavolta – spiegano da via Svizzera – si rischia di non arrivare a duemila». Per Renzi, però, ci sono otto punti percentuali in più nel confronto con le cifre di 15 giorni fa, quelle relative al renziano di Maremma Marco Simiani. La Pinzuti, messa accanto a Cuperlo, fa segnare un clamoroso +20%. È vero che i confronti non andrebbero fatti, perché le mozioni erano scollegate, ma diventano quasi inevitabili. Anche perché, a fronte di circoli dove l’affluenza al voto è stata nettamente inferiore alle attese ci sono dei luoghi dove – stranamente – la partecipazione è cresciuta, altri in cui il risultato si è completamente ribaltato rispetto alla competizione Pinzuti-Simiani. Il crollo verticale dei votanti è avvenuto in città. L’affluenza raddoppiata a Ribolla (forse qualcuno aveva preso sottogamba la contesa per la segreteria provinciale), mentre il ribaltamento più clamoroso del risultato lo si registra a Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Ovviamente senza contare Grosseto. Da segnalare che i risultati delle convenzioni, per tutta la giornata di ieri (e anche nei giorni precedenti) non sono stati forniti dal Pd, ma caricati da volontari sulle pagine di Renzi (www.matteorenzi.it/risultati-circoli), pur con qualche giustificata inesattezza. Nelle pagine web di Cuperlo solo un totale nazionale. Sulle pagine del Pd nazionale nulla. Insomma tanta applicazione nel fissare le regole, altrettanto disimpegno nel favorire la trasparenza. A Grosseto, intanto, le scorie della sfida conclusa al fotofinish tra Simiani e Pinzuti, il brutto spettacolo offerto una settimana fa dall’assemblea provinciale, hanno lasciato strascichi. I dispetti, infatti, proseguono. Dei nuovi garanti (erano nove) quattro – quelli in quota a Simiani – sono già dimissionari. «La componente di maggioranza ha disatteso l’accordo – dicono dallo staff di Simiani – e hanno deciso di imporre Roberto Daviddi. C’era invece un patto sull’orbetellano Giuseppe Bacci». Si racconta che la prima riunione sia durata mezz’ora. Il tempo di discutere del nulla e poi tutti a casa. Le migliori premesse per eleggere il presidente della nuova direzione.