«No al super comune, fusione sbagliata».
Giuntini rilancia il ruolo delle Unioni
MONTIERI – È il sindaco di Montieri Marcello Giuntini (nella foto) ad intervenire sul dibattio lanciato nei giorni scorsi da alcuni esponenti politici di Massa Marittima e Monterotondo sulla possibilità di formare un nuovo super comune delle Colline Metallifere. Una posizione quella di Giuntini di netta contrarietà alle fusioni sia nel caso di un nuovo ente che riunisse tutti i comuni della Colline Metallifere grossetane o comprendesse addirittura quelli della Val di Cornia.
Consiglio all’amico Marcello Giuntini di informarsi sul PROGETTO CALLICRATE con il quale nel 2010, in Grecia, sono stati accorpati gran parte dei Comuni in un numero limitato di unità periferiche, con la conseguente soppressione delle Prefetture.
Il progetto è stato approvato dal Parlamento greco sotto la dettatura della Troyka FMI – BCE – COMMISSIONE EUROPEA.
In Italia non siamo ancora arrivati, al momento, a questo (vedrete che ci arriveremo molto presto). Comunque, la lettera inviata dalla BCE al Governo Italiano in data 5 Agosto 2011 invita ad abolire o fondere alcuni strati amministrativi esistenti (come le Province).
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/testo-lettera-governo-italiano-091227.shtml?uuid=Aad8ZT8D&p=2
Non credo sia utile difendere l’indifendibile. Massa Marittima, Montieri, Monterotondo Marittimo, Gavorrano e Scarlino dovranno fondersi con Follonica, mantenendo in loco i Municipi, come già previsto dalla Legge 142/90, con gli sportelli di front office per raccogliere le richieste dei cittadini residenti, con un numero limitato di persone.
Se qualcuno vuole mantenere in essere un piccolo Comune, in deroga alle leggi, dovrà accollarsi tutte le relative spese.
Per eventuali questioni di rappresentanza elettorale sollevate da Giuntini, esistono numerosissime leggi elettorali con premio di maggioranza limitato, che assicurano qualche seggio alle piccole comunità. Non mi sembra un problema insormontabile
Sono perfettamente d’ accordo con Roberto Ovi e credo che il tema della fusione dei Comuni – e i risparmi e le maggiori entrate che ne deriveranno- debba avere un ruolo centrale in questa campagna elettorale
L’unione dei Comuni porterebbe non solo ad un risparmio non indifferente in termine di gestione corrente ma anche ad un miglioramento del servizio.
Un esempio su tutti : se oggi abbiamo in tre Comuni tre uffici Tecnici, unendo le forze potremmo avere un Ufficio Centrale con buona professionalità che potrebbe evitare tutta una serie di incarichi esterni estremamente costosi.
Per quanto concerne questa posizione in campagna elettorale, questa andrebbe inserita in un quadro più ampio che preveda un cambiamento sostanziale dell’uso delle risorse e del metodo di gestione tecnico economica del territorio.
In data 5 Marzo 1994 fu organizzata dal Comune di Follonica una conferenza sullo sviluppo ed il coordinamento territoriale, alla quale parteciparono anche le altre amministrazioni comprensoriali.
Al termine del convegno fu approvato un ordine del giorno, successivamente approvato dai consigli comunali di tutti gli enti locali coinvolti, nel quale si concordava di “costituire un ufficio di coordinamento come tavolo permanente di consultazione e costruzione di indirizzi comuni per tutte le scelte che, anche se di competenza di un solo Comune, hanno o avranno effetti sovracomunali e che interessano in vario modo le popolazioni e l’ambiente di uno o più Comuni. Viene pertanto dato fin da ora mandato ai Sindaci di Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri e Scarlino, di formare una commissione atta ad occuparsi delle tematiche in precedenza delineate“.
Gli atti, per chi fosse interessato, sono a disposizione.
In data 30 Giugno 1994 l’ordine del giorno di cui sopra fu approvato dal nostro consiglio comunale.
Risultati? NESSUNO. Nè Luca Sani, Sindaco dal 1995 al 2004, nè Lidia Bai, primo cittadino per ilndecennio successivo, nè gli altri Sindaci comprensoriali, tra i quali Emilio Bonifazi, ex consigliere comunale di Massa Marittima e l’Architetto Claudio Saragosa, che tra l’altro curò la pubblicazione degli atti del convegno, hanno mai dato corso a questi impegni.
Eppure di vicende relative ad atti di pianificazione territoriale che, pur di competenza di un solo Comune, o di un certo numero di Comuni, hanno finito per avere effetti sovracomunali ce ne sono stati in quantità, ed in particolare 2: le BONIFICHE AMBIENTALI DEI SITI MINERARI DISMESSI ed il COGENERATORE DI SCARLINO.
Su nessuno di questi due argomenti, purtroppo, i Sindaci hanno ritenuto di procedere insieme, di pari passo, anche per avere maggiore forza contrattuale con la controparte, che per un lungo periodo è stata la stessa. Su questo fatto, tra l’altro, puntò anche una risoluzione approvata nel 1997, se non erro, nella competente commissione parlamentare della Camera dei Deputati, rimasta anch’essa lettera morta.
Ragionando ed operando da soli non si va da nessuna parte, nè sulla pianificazione territoriale nè sull’organizzazione dei servizi sanitari.
Nè giova a nessuno il puerile campanilismo che ha portato un’amministrazione comprensoriale a convocare un incontro per verificare la possibilità di costruire un nuovo ospedale sulla costa.
A meno che. A meno che, la divisione sia funzionale a perseguire scopi diversi, magari legittimi, ma funzionali a qualche parte politica, o a qualche percorso trasversale. E non faccio differenza tra destra, sinistra e centro, ammesso che ancora esista