Fonte: IL TIRRENO
04 novembre 2013
Rubrica: Altro
MASSA MARITTIMA Balestro, Poli resiste: «Ho le carte in regola per non dimettermi»
di Alfredo Faetti MASSA MARITTIMA «Ho tutte le carte in regola, per non dimettermi». Sandro Poli è fermo sulla sua posizione. Il Rettore della Società dei terzieri respinge non solo la richiesta del Terziere di Cittanuova, ma anche l’accusa che ci sia una sua «tattica» dietro alle dimissioni del Maestro d’Armi Sandro Manetti. «Mi dispiace che invece di discutere e costruire insieme si ricorra a questi ricatti morali con l’intento di imporre il proprio punto di vista oltre ogni ragionevolezza – spiega il Rettore –. Ho la convinzione che percorrere questa strada delle dimissioni di massa (paventata dai cittanuovini, ndc), già percorsa in tempi non lontani, porti solo danni a tutti, in primis al Terziere che la sceglie». Poli dà la sua versione della vicenda, partendo proprio dal fatto in sé, quello che ha portato alla rottura con Manetti e alle bufera in seno alla Società. «Il problema è tecnico – spiega –. Alla luce di nuove informazioni sull’uso della balestra si sono ritenute importanti alcune migliorie operative e tecniche. Certamente sull’argomento delle migliorie il Maestro d’Armi Sandro Manetti ha fatto un’ottima relazione che, da ingegnere, condivido e che sarà un obbiettivo da raggiungere in tempi abbastanza veloci». Questa relazione è il preambolo al Magistrato (l’assemblea che guida la Società dei Terzieri) di giovedì, quando «il Maestro d’Armi ha presentato inaspettatamente le proprie dimissioni che, però, non sono state sicuramente forzate da nessuno. Tanto è vero che non ha permesso alcuna discussione non avendo nemmeno fatto iniziare il Magistrato vero e proprio. Tutto era già stato pianificato e organizzato a prescindere». Quindi, secondo Poli, non c’è stata alcuna sua forzatura nelle dimissioni di Manetti. La relazione, infatti, seguendo il regolamento, avrebbe dovuto essere votata all’unanimità da una commissione: passaggio non arrivato in questo caso. «Non siamo in un’azienda dove il responsabile dell’ufficio può imporre e pretendere. In un’associazione di volontariato prima di arrivare a imporre nuove regole, ritengo opportuno si debba distribuire l’informazione e la conoscenza a tutti». Ecco insomma la versione del Rettore: è Cittanuova che pretendeva «che prevaricassi tutte le regole e imponessi ai Terzieri come operativa la relazione del Maestro d’Armi: una pericolosa e impossibile scorciatoia». Poli è convinto di aver agito nel giusto, insomma. Quindi non vede un motivo per dimettersi. «Anche in questo il Priore di Cittanuova sembra non conoscere lo Statuto e le regole. Lo Statuto prevede regole ben precise anche nel caso di richiesta di dimissioni del Rettore o di altri membri del Magistrato. Certamente ho le carte in regola, io, per non dimettermi»