LA NAZIONE
27 ottobre 2013
AMBIENTE
LE OPERE SONO SUBAPPALTATE A UNA DITTA DI GROSSETO
Bonifiche a Fontalcinaldo. Partono i lavori di ripristino
L’avvocatura regionale ha deciso che pagherà la Syndial
E’ ORMAI prossimo l’inizio dei lavori di bonifica, messa in sicurezza e ripristino ambientale dell’ex sito estrattivo di Fontalcinaldo definitivamente approvati dalla conferenza dei servizi convocata dall’ex Comunità Montana nel 2010 per un importo complessivo di circa 2 milioni e 300mila euro. I lavori dureranno tre anni e sono affidati, dopo il bando di gara, all’impresa Riccaboni di Parma, e in parziale subappalto all’impresa Marino Laurenti di Grosseto. L’area mineraria, gestita dalla Società Toscana Industrie Minerarie ed Affini (Stima) fu definitivamente dismessa nel 1963 ed i relativi compendi entrarono a far parte del patrimonio agricolo forestale dalla neo costituita Regione Toscana ed amministrate per suo conto dalla locale Comunità Montana che, dopo gli accertamenti istruttori condotti dall’Arpat nel 1993, si è quindi trovata a gestire la relativa procedura di bonifica ambientale, finanziata con denaro pubblico, provenienti dal programma europeo Feser, dal ministero dall’ambiente ed in piccola parte con finanziamenti regionali.
SULLA VICENDA intervennero interrogazioni dei gruppi regionali dell’Udc e di Rifondazione che, coadiuvati dall’ex consigliere Elisabetta Menchetti, contestarono la procedura adottata dalla Regione Toscana per l’individuazione del soggetto obbligato, che a loro parere avrebbe potuto essere l’Eni, considerato che tutti i patrimoni minerari della Stima, liquidata nel 1965, e dei suoi maggiori azionisti (Montecatini ed Edison) passarono alla società del cane a sei zampe. Ma un parere dell’avvocatura regionale ha definitivamente chiarito la posizione accollando le spese alla Syndial, la società che ha ereditato le spettanze minerarie.
* * * * * * * *
di Roberto Ovi
Credo che l’articolista o la redazione abbiano preso una sonora cantonata.
Per quanto ne so io, la bonifica è a carico della pubblica contribuenza e non di Syndial, con i fondi pubblici ed i finanziamenti esattamente individuati nella premessa dell’articolo (fondi europei Fesr, ministero dall’ambiente ed in piccola parte con finanziamenti regionali).
Su questa battaglia il sottoscritto, il gruppo Regionale UDC
http://www.udc-regionetoscana.it/files/IS1033.pdf
e Rifondazione Comunista, nelle persone degli stimatissimi amici Roberto Barocci ed Elisabetta Menchetti, hanno combattutto una dura battaglia.
Il parere dell’avvocatura regionale, per quanto di mia conoscenza, ha asseverato l’impossibilità di risalire al c.d. “soggetto obbligato”, per cui la bonifica è necessariamente a carico della pubblica contribuenza.
Con ogni rispetto per il bravo Avvocato L.B. , che pare abbia reso tale parere, la penso un po’ diversamente.
Credo che l’articolista o la redazione abbiano preso una sonora cantonata.
Per quanto ne so io, la bonifica è a carico della pubblica contribuenza e non di Syndial, con i fondi pubblici ed i finanziamenti esattamente individuati nella premessa dell’articolo (fondi europei Fesr, ministero dall’ambiente ed in piccola parte con finanziamenti regionali).
Su questa battaglia il sottoscritto, il gruppo Regionale UDC
http://www.udc-regionetoscana.it/files/IS1033.pdf
e Rifondazione Comunista, nelle persone degli stimatissimi amici Roberto Barocci ed Elisabetta Menchetti, hanno combattutto una dura battaglia.
Il parere dell’avvocatura regionale, per quanto di mia conoscenza, ha asseverato l’impossibilità di risalire al c.d. “soggetto obbligato”, per cui la bonifica è necessariamente a carico della pubblica contribuenza.
Con ogni rispetto per il bravo Avvocato L.B. , che pare abbia reso tale parere, la penso un pò diversamente