di gabriele galeotti

 

 

Vendute alla gente come geniale intuizione da Enrico Rossi quando era assessore regionale, le Società della Salute si sono inequivocamente rivelate un dispendioso carrozzone senza qualità e utilità alcuna.      

 

Molte di esse contano su personale proveniente da ASL ed ENTI LOCALI: ci sono anche SDS che, pur conoscendo perfettamente la loro condizione di precarietà, hanno comunque effettuato continue assunzioni. 

 

Lo scioglimento delle SDS segnerà la sconfitta del presunto modello sanitario toscano, in realtà mai seguito da alcuno, e sarà un passo importante verso quello snellimento dell’apparato burocratico da tutti richiesto.

 

Ad esso, sempre in ambito sanitario, dovrà seguire l’accorpamento dei 3 ESTAV toscani (gli Enti per i Servizi Tecnici amministrativi di Area Vasta).

 

I contribuenti attendono, inoltre, l’abolizione del ticket da 10 euro introdotto vilmente quale contributo per la diagnostica per immagini.

 

“Massa Comune” ritiene il consorzio incaricato di gestire l’assistenza socio sanitaria territoriale un ente burocratico di nessuna utilità per i cittadini.

 

Il suo Presidente, Luciano Fedeli, non è stato ancora capace di fornire informazioni sull’attuazione del Punto Unico di Accesso ai servizi e sulla costituzione dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare che avrebbe dovuto predisporre i Piani di Assistenza Personalizzati per gli anziani e le persone non autosufficienti, né di dare spiegazione sulla fallimentare gestione del Telecentro delle Colline Metallifere, in cui la Società della Salute si era inserita all’inizio del 2012, coi finanziamenti dei fondi FAR Maremma, nell’intendo di “modellare l’erogazione di alcuni servizi”.

 

Fedeli pare essere un candidato alla carica di Sindaco per il PD.

 

Ma il nostro comune è in grave difficoltà e di tutto ha bisogno meno che di lui. 

 

Di tutto meno che di lui.

 

 

 

 

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