Fonte: IL TIRRENO
20 ottobre 2013
Massa disponibile a ospitare i migranti La città partecipa al bando del ministero dell’Interno per dare rifugio agli esuli
MASSA MARITTIMA L’esperienza non manca e le capacità in queste situazioni difficili si sono viste. Così, davanti alle tragedie che ogni giorno affollano il corno di Sicilia, Massa Marittima risponde nuovamente presente. È stato compilato e inviato al ministero dell’Interno il bando per poter ospitare degli esuli provenienti dal nord Africa, grazie a un progetto presentato dal Coeso di Firenze già vagliato dalla Società della Salute. In modo, ancora una volta, da essere un porto sicuro per tutte le persone che riescono ad arrivare fino a Lampedusa. In parole povere, Massa Marittima ha dato la propria disponibilità ad accogliere degli esuli se lo Stato ne avrà bisogno. Ora negli uffici romani partirà l’istruttoria di rito e alla fine del percorso sarà deciso se coinvolgere ancora la città maremmana in un piano d’accoglienza. Si tratta di un progetto che riguarda quindici persone da ospitare al rifugio Sant’Anna, lo stesso dove hanno trovato asilo i mariti, le madri e i figli fuggiti da Tunisia, Marocco, Nigeria e da tutti gli altri paesi nordafricani alle prese con violente guerre intestine. Una chiamata presa al volo da Massa Marittima anche per rispettare una scadenza. Il ministero dell’Interno, infatti, ha offerto agli enti locali interessati la possibilità di fare domanda di contributo per attivare servizi «finalizzati all’accoglienza di richiedenti/titolari di protezione internazionale in strutture idonee nell’ambito del circuito Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)». Un contributo di durata triennale, «da far valer sul Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per gli anni 2014-2015 e 2016». E visto che il termine ultimo per presentare la domanda scade oggi, l’amministrazione comunale di Massa Marittima nei giorni scorsi ha provveduto a presentare tutta la documentazione per partecipare alla gara, con il bene placido della fondazione Sant’Anna che ha dato la propria disponibilità per accogliere gli esuli. Ed esattamente come le altre volte recenti, «la partecipazione del Comune al progetto è subordinata all’assenza di oneri sul bilancio». Un modo anche per ufficializzare un’esperienza assodata durante gli ultimi anni. Una capacità di gestione che la Società della Salute ha anche relegato in una pubblicazione presentata a Firenze nelle scorse settimane, con tutti i numeri, i servizi e le iniziative messe in campo durante il piano d’accoglienza. Lo stesso materiale sarà a breve presentato nella Prefettura di Grosseto, insieme a tutti gli altri soggetti che hanno contribuito ad assistere gli esuli nordafricani. (a.f.)
Secondo me questo comunicato è stato fatto con il proposito di preparare il campo a nuove iniziative per l’accoglienza dei migranti in Toscana, che saranno prevalentemente indirizzati nei piccoli centri.
Chiacchere? Leggete la Delibera della Giunta Regionale Toscana n.773 del 23 Settembre 2013
sì certo il modello toscano di accoglenza difffusa è molto apprezzato a livello di Ministero degli INTERNI e del Ministero dell’Integrazione. E’ tempo – credo- di avviare una serena riflessione su quanto accaduto, anche a Massa. La variabile sarà che ormai le SdS sono in fase di superamento
Si è tanto apprezzato. Ed è così apprezzato che la Regione Toscana, nella propria delibera, ha accolto un progetto proposto dall’ARCI Toscana
PER QUANTO MI RIGUARDA IL FEDELI A CASA SUA PUO’ OSPITARE TUTTI I MIGRANTI CHE VUOLE – MASSA PERO’ NON PUO’ PERMETTERSELO – CHE LO FACCIANO LOCALITA’ PIU’ ATTREZZATE E MEMO AGGREDITE DALLA CRISI ECONOMICA – CON QUESTA STORIA SONO IN TANTI A LUCRARCI SOPRA