LA NAZIONE

17 ottobre 2013

 

Panorama politico

La ricetta per risparmiare «Fondere i tre Comuni»

 

 

I REPUBBLICANI di Massa insistono per avere un Comune solo nell’Alta Maremma fondendo Massa, Monterotondo e Montieri. I primi tentativi furono del sindacalista Ivo Longhi che fin dagli anni ’70 aveva lanciato l’idea. Finora però tutto vano. Oggi però con la riforma delle autonomie locali in Toscana la fusione dei tre comuni ritorna d’attualità. Sorretta in primo luogo dalla «possibilità di risparmi non indifferenti», così come sostiene il Pri. Ne abbiamo perciò parlato con il capogruppo Luca Santini.

Quali sono le vostre motivazioni?

«Bisogna essere ciechi per non vedere la catastrofe economica in cui sta versando l’Italia, dovuta in larga parte al debito pubblico e dalla classe politica che si è succeduta in questi ultimi trent’anni pensando che ha pensato solo al proprio tornaconto».

Recentemente nell’Alta Maremma è sorta l’Unione dei Comuni. questa potrebbe essere sufficiente?

«L’Unione dei Comuni altro non è che la fotocopia della vecchia Comunità Montana e serve esclusivamente per razionalizzare alcuni servizi. Niente però a che vedere con la fusione che senza dubbio rappresenterebbe la soluzione ideale, ha osservato Santini».

Perché?

«Unire Massa con Montieri e Monterotondo sarebbe l’unica vera soluzione per attenuare le spese. Perché tenere tre sindaci, con tre consigli comunali e tre apparati burocratici?».

Non crede che sia difficile convincere i tre enti a coagularsi?

«Può darsi, però almeno proviamoci. A Massa è sempre convissuto un alto senso civico che si esprime in una miriade di associazioni di volontariato. Questo senso civico ci dovrebbe far riflettere e farci fare quel salto di qualità indispensabile in questo momento di crisi».

Si tratta di un’idea che potrebbe essere seguita anche altrove?

«Sicuramente si, intanto diamo noi, un piccolo paese di poco più di 8mila abitanti, l’esempio: non perdiamoci in rivoli e non facciamo finta di cambiare marcia. L’unico modo per cambiare è la fusione, solo così si avrà da subito un vero risparmio».

Ma Montieri e Monterotondo hanno già fatto sapere che preferirebbero unirsi con i Comuni dell’area geotermica.

«L’ennesima prova questa che l’Unione dei Comuni Colline Metallifere è sbagliata, come del resto abbiamo sempre sostenuto».

Potete fare qualcosa di concreto?

«Se va avanti la riforma delle autonomie locali il campanilismo non avrà più senso. Purtroppo queste riforme al momento sono attuabili solo dall’alto».

E quindi?

«A questo punto bisogna saper guardare in avanti, inutile pensare ricorrere al referendum. Se spariranno le Province spetterà ai Comuni il compito di rafforzarsi facendo uno sforzo verso l’alto potenziando il proprio ruolo fino a dimostrare di esser capaci a governare territori più ampi. Impossibile tutto ciò avendo di fronte Comuni con un migliaio di residenti».

 

 

 

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