Fonte: IL TIRRENO
02 ottobre 2013
Rubrica: Sanità
MASSA MARITTIMA Lo dimettono ma lui si oppone L’Arma interviene in corsia
MASSA MARITTIMA Un paziente che viene dimesso ma che non vuole andarsene e pretende di essere ricoverato. Un quadro clinico che, al contrario, non giustifica il ricovero. E il pronto soccorso che diventa palcoscenico di un parapiglia con il paziente che dà in escandescenze, e che finisce con l’intervento dei carabinieri. È successo lunedì scorso al pronto soccorso dell’ospedale di Massa Marittima. Un paziente follonichese di 64 anni arriva in ambulanza, poco prima delle 14, dopo essere caduto e aver riportato un trauma cranico. L’uomo, che soffre di problemi cronici di salute e non muove un piede, e che era già da tempo seguito dal servizio sanitario, viene tenuto in osservazione per 24 ore e, quando i sanitari gli comunicano che può andarsene a casa, apriti cielo. «Non ho nessuno a casa – racconta lui stesso al Tirreno – voglio essere operato e non me ne vado finché non lo fanno». Diversa la versione dell’azienda sanitaria che, cartella clinica alla mano, spiega che l’uomo può continuare a beneficiare dell’assistenza che già gli forniscono i servizi sanitari a domicilio e che non ci sono motivi per un ricovero. Lui, però, non sente ragioni tanto che, quando gli viene comunicato che può lasciare il pronto soccorso, diventa una furia. Per la sua sicurezza e per quella degli altri pazienti e del personale, gli addetti del pronto soccorso chiamano i carabinieri. Alla fine l’uomo viene ufficialmente dimesso ma, data la delicatezza della sua situazione personale, i sanitari si vedono costretti a concedergli di restare, seppure anche ieri ci sono stati nuovi screzi all’ora di pranzo con l’uomo che ha gettato via il cibo che gli era stato portato. Intanto già ieri sera un operatore dei servizi sociali, insieme a un medico, ha fatto visita all’uomo per convincerlo a trovare una soluzione pacifica. (f.f.)