Fonte: LA NAZIONE
02 ottobre 2013
Arrivano i fondi per i profughi A Massa un centro di accoglienza
CONTRIBUTO straordinario di 32.500 euro concesso dalla Regione al Comune di Massa quale riconoscimento per il suo impegno nell’accoglienza dei profughi africani, alcuni dei quali sono rimasti ancora con il proprio nucleo familiare in quanto considerati vulnerabili per la presenza di minori. Il contributo erogato fa parte di una prima trance di finanziamento di 200mila euro stanziato a favore delle varie amministrazioni comunali toscane che ad oggi accolgono ancora 80 profughi in particolari situazioni. Di questi 80 ben 13 continuano ad essere ospitati a Massa Marittima al Rifugio S.Anna dove era stato allestito il campo di accoglienza che ha dato asilo a 171 profughi su un totale di 1.500 dislocati su tutta la Regione con una percentuale quindi di oltre il 10% di gran lunga superiore al resto degli altri Comuni della Toscana.
Un’ulteriore trance di 300mila euro sarà ripartita con le stesse modalità con una fase successiva.
«Si chiude così positivamente il bilancio relativo all’accoglienza profughi — ha sottolineato Luciano Fedeli nella duplice veste di Presidente della Società della Salute e di assessore alle politiche sociali — sia dal punto di vista umano che da quello prettamente economico, in quanto tutte le risorse, pari a due milioni, hanno costituito una linfa vitale per le attività dei commercianti, degli operatori delle piccole e medie imprese e del settore artigianale».
Intanto è stato annunciato che il Comune, sostenuto dalla SdS, parteciperà al prossimo bando di gara per l’allestimento di un centro di accoglienza profughi
Che palle questa società della salute.
Ma non le avevano chiuse mesi fa?
No, le SDS CHIUDERANNO CON LA FINE DELLA LEGISLATURA REG- MAGGIO2015- POI LE COMPETENZE SOCIO SANITARIE TORNERANNO ESCLUSIVAMENTE AI COMUNI. il comune di massa avra’ i soldi per farvi fronte?
La bozza di Piano Sanitario Regionale, attualmente all’attenzione della competente commissione permanente del Consiglio Regionale Toscano, conferma quanto riferito nell’ultimo DPEF regionale: si parla di SUPERAMENTO dell’esperienza delle Società della Salute, ma non della loro SOPPRESSIONE. NIENTE VIENE INOLTRE RIFERITO, inoltre, circa l’ABOLIZIONE DELLE ESTAV (consorzi di area vasta per acquisti ed approvvigiomenti di beni e servizi per le USL) e dell’ACCORPAMENTO DELLE USL.
Quindi, in buona sostanza (come direbbero gli amici siciliani), RESTANO LE SEGGIOLE E GLI INCARICHI BUROCRATICI, A CIRCA 100 MILA EURO A COLPO ANNUI, E DIMINUISCONO I SERVIZI.
DAVVERO COMPLIMENTI