Questiondi gabriele galeotti

 

 

 

Come già detto, tutti sanno che il declino di Massa è dovuto, in larghissima parte, ad una Politica inetta, arrogante e clientelare.

 

Le piccole realtà come la nostra, se ben amministrate, avrebbero retto meglio delle altre il colpo della crisi che attanaglia il Paese.

 

Ma noi, ovviamente, non siamo tra quelle virtuose; siamo, al contrario, manifesto di pressappochismo e incapacità, nonostante la nostra storia, i nostri monumenti e la straordinaria bellezza della nostra Cittadina.

 

La Politica ha mortificato i Cittadini e gli Operatori economici, dal commerciante al libero professionista, dall’artigiano al piccolo imprenditore.

 

Tutti sanno anche che essa ha sempre perseguito solo il proprio profitto e quello dei suoi appartenenti molti dei quali, comunque, si dicono sdegnati da questo. 

 

Ma la Politica ha regalato il lavoro a troppe persone, ha “risolto” un problema a qualcuno di famiglia o ha promesso qualcosa di importante.

 

Solo grazie alla Politica, in molti hanno potuto avere un privilegio o, semplicemente (e questa è la cosa più drammatica), quello che sarebbe spettato loro.

 

Direttamente o indirettamente, sono in troppi ad aver ricevuto un qualche favore.

 

Nonostante questo, però, trattandosi anche di persone tutt’altro che sprovvedute o irragionevoli, molti di loro si sono sempre lamentati di essa e di come ha governato.

 

Ma le cose non sono mai cambiate e la situazione è costantemente peggiorata.

 

Tutto questo, però, non solo perché la maggior parte della popolazione ha dovuto ricambiare in cabina elettorale i favori ottenuti [!!!] ma anche e soprattutto perché un cambiamento fa paura a chi ha trovato una bella sistemazione e sta bene così come sta, pur sapendo gli altri stare peggio e vedendo la propria Cittadina declinare irreversibilmente.

 

A troppi vanno bene le cose come stanno perché la situazione non incide o incide pochissimo sulla loro posizione economica e sulla qualità della vita della propria famiglia.

 

Chi ha avuto un privilegio dalla Politica, infatti, al momento di votare, potrebbe benissimo farlo secondo coscienza e non per appartenenza o per contraccambiare i favori ottenuti: nessuno lo verrebbe a sapere.

 

Ma, per paura del cambiamento e per la convenienza a mantenere lo status quo, in pochissimi lo fanno…

 

Paradossalmente, dunque, è proprio la coscienza il peggior nemico del cambiamento.

 

 

 

 

2 Commenti a “Un problema di coscienza”

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