Fonte: IL TIRRENO

01 ottobre 2013

 

Rubrica: Turismo

L’Alta Maremma ci crede Tredici Comuni all’opera Oggi al porto di Scarlino un nuovo incontro per fissare obiettivi e strategie Mille chilometri quadrati tra Grosseto e Piombino riuniti per fare turismo

 

SCARLINO Oltre i confini provinciali per promuovere un territorio di mille chilometri quadrati. L’Alta Maremma, da una definizione a una realtà per sviluppare un sistema tra le città del Grossetano e quelle del Livornese, utile a far diventare il territorio in questione una delle mete più ambite in Italia e all’estero. In passato molte volte è stata tirata in ballo l’abolizione delle Province così come spesso è stata ventilata la possibilità che Piombino passasse sotto Grosseto lasciando così Livorno: ipotesi che per adesso non hanno mai trovato concretezza ma che di fatto hanno spinto alcuni Comuni a guardare oltre i propri confini per trovare degli accordi unitari che rendessero più forte e competitiva la propria offerta turistica. Ecco che in quest’ottica tredici comuni delle due province (Grosseto e Livorno appunto) si uniscono facendo sistema tra loro. Castagneto Carducci, San Vincenzo, Piombino, Suvereto, Campiglia Marittima, Scarlino, Follonica, Sassetta, Monterotondo, Gavorrano, Monteverdi, Montieri, Massa Marittima: quest’estate i vari governi locali hanno discusso e approfondito la questione trovando molti punti di accordo e oggi alle 17,30 al porto del Puntone i sindaci delle tredici amministrazioni presenteranno il frutto del loro lavoro, il progetto sulla gestione coordinata delle attività in materia di turismo e di sviluppo del territorio denominato “Oltreconfine”. L’obiettivo principale che ha mosso gli amministratori di un territorio esteso per circa mille chilometri quadrati a intraprendere l’iniziativa, è la volontà di fare sistema, per contare di più a livello regionale e nazionale nelle politiche di promozione turistica del territorio, per creare un’identità caratteristica forte e riconoscibile che possa essere più efficace, per avere massa critica e quindi ottenere più possibilità di accedere a finanziamenti. «Gli ultimi anni sono stati contrassegnati da profonde trasformazioni nel comparto turistico per diversi fattori», spiegano i sindaci per far comprendere meglio i loro intento: «La globalizzazione con l’accorciamento delle distanze e il fenomeno del low cost; lo sviluppo dell’informazione, dei social network che hanno messo a disposizione di ogni turista enormi masse di informazioni; la personalizzazione della domanda, all’origine della progressiva crisi delle destinazioni di massa classiche e del forte sviluppo di un turismo sempre più emozionale e motivazionale, con la chiusura poi delle agenzie del turismo». Va quindi modificata la strategia che ad oggi non può essere solo ed esclusivamente promossa da una sola realtà perché ciò significherebbe perdere in partenza. Maremma quindi come terra di confine e di frontiera e a questo proposito, l’intenzione è anche quella di portare il nuovo brand turistico Alta Maremma all’Expo 2015 di Milano, che calamiterà in Italia milioni di persone. Una vetrina alla quale “il gruppo dei 13” non vuole mancare. Paola Villani

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