Ricordate la storia del DIRIGENTE NON LAUREATO della Comunità Montana (Responsabile, guarda caso, del settore GARU – Gestione Associata Risorse Umane – ovvero dei concorsi e delle assunzioni)?
Ebbene, per non aver rispettato la normativa, taluni ex Presidenti di quell’Ente furono condannati dalla Corte dei Conti di Firenze ad un risarcimento complessivo di 55.000 euro.
Oggi la notizia che la stessa Magistratura Contabile che, al tempo, aveva riconosciuto il “danno erariale” ha ACCOLTO il ricorso in appello di Lidia BAI, Alidiano BARGELLI e Giancarlo ZAGO.
L’ennesimo smacco per chi crede NEL RISPETTO DELLE LEGGI e nel fatto che L’INTERESSE PUBBLICO VENGA PRIMA DI OGNI ALTRA COSA.
Prima di fare qualsiasi critica o commento, invito ad attendere la pubblicazione della Sentenza.
Sarà interessante verificare come il Collegio Giudicante d’Appello della Corte dei Conti abbia motivato il proscioglimento discostandosi, almeno ad una prima sommaria riflessione, da un’ampia e consolidata giurisprudenza, pareri e dottrina ben rappresentati negli atti di sindacato ispettivo presentati dallo scrivente e dal collega Angelo Maria Cappelloni in data 23.7.2008 e 15.9.2008.
Sentenze e pareri verosimilmente ben compresi dagli organi politico amministrativi del Comune e della Comunità Montana “Colline Metallifere”, come sembra risultare dalla nota del 13.10.2008 del Presidente pro tempore di Essa, con la quale ci veniva data comunicazione delle dimissioni dal servizio presentate in data 11.10.2008 dal dirigente del Settore Gestione Associata Risorse Umane.
Dimissioni che lo scrivente e Cappelloni, come risulta dalla successiva nostra nota del 21.10.2008 interpretammo, salvo smentite, come una conferma delle argomentazioni del nostro gruppo consiliare.
La successiva nota dalla Comunità Montana del 20 Novembre 2008, pur continuando a giustificare l’opportunità e l’economicità di quella nomina, non confutò di fatto quella nostra valutazione