Fonte: LA NAZIONE

26 settembre 2013

 

 

«Ospedale salvo e rafforzato a livello territoriale»

 

di GIANFRANCO BENI

OSPEDALE S. Andrea non solo salvo ma rinforzato nelle sue funzioni in base alle necessità del territorio, così come l’attività dei presidi di zona. Questo il responso scaturito dall’illustrazione dei nuovi patti territoriali avvenuta a Massa Marittima sulla base del percorso sulla sanità delle Colline Metallifere, il cui testo è stato scritto e condiviso con la Regione Toscana, Uncem, Asl 9, Società della Salute e Comuni. «Pur nella difficoltà del momento con forti tagli che non hanno risparmiato la sanità — ha dichiarato il sindaco Lidia Bai — si è giunti alla conclusione di un percorso concertato sui patti territoriali, che presenta numerose affinità con quello del 2007, con il quale vennero avviati gli investimenti previsti a carico del S. Andrea». La Bai ha anche sottolineato che, in questo contesto, l’Asl 9 aveva già attuato un piano di riorganizzazione, rientrando nei range previsti dalla Regione. «In particolare — precisa il sindaco — per il presidio ospedaliero mantenimento dei livelli acquisiti grazie anche agli investimenti di oltre 13 milioni di euro già fatti per adeguarlo alle normative del piano sanitario nazionale e la garanzia del rafforzamento del ruolo ricoperto a livello zonale». Confermati i 116 posti letto a regime dopo la conclusione della ristrutturazione del presidio, delle attività nelle principali branche che riguardano l’area medica e chirurgica, conferma inoltre dei posti letto di subintensiva e la realizzazione di posti letto per ospedale di comunità e riabilitazione. «Nel corso di un recente incontro in Regione assieme ai rappresentanti di altre province toscane — sottolinea Bai — è stato definitivamente dichiarato inattuabile il progetto di costruire un nuovo ospedale a Riotorto che avrebbe dovuto servire la zona di Piombino, Follonica e tutta la Val di Cornia e le Colline Metallifere. L’accantonamento è stato motivato dall’esistenza di numerosi presidi ospedalieri lungo la costa tirrenica dalla Versilia fino a Orbetello. Piuttosto — conclude — sarei favorevole affinché venissero incrementati quei percorsi fatti di scambi fra l’ospedale di Piombino e quello di Massa Marittima, a tutto vantaggio dei pazienti della Val di Cornia da una parte e delle Colline Metallifere dall’altra, con evidenti risparmi anche per i bilanci delle rispettive aziende sanitarie».

 

 

9 Commenti a “«Ospedale salvo e rafforzato a livello territoriale»”

  • f.bonuccelli says:

    Ma davvero ci credete?La BAI si rifà al protocollo del 2007, ma siamo nel 2013, e quasi 2014. Cerchiamo almeno, a Massa, di salvare i serv. territoriali_ SERV. SOCIALI, RIABILITAZIONE, PSICHIATRIA …ecc.Forse sul sito si potrebbe aprire un dibattito su questi problemi, perchè se l’ osp sarà fortemente ridimensionato- e con il nascere delle Case della Salute lo sarà, inevitabilmente-la gente si troverà anche senza serv. territoriali e sarà costretta ad andarsene.

  • Oscar De Paoli says:

    Almeno si potessero leggere questi patti, all’incontro Fedeli si era impegnato a pubblicarli in rete.

    Li ho cercati in tutto il Web ma non si trovano.

    Se qualcuno ne è in possesso li pubblichi cortesemente.

  • Roberto Ovi says:

    Se non ricordo male era stata convocata la competente commissione consiliare per discuterne. Purtroppo, per ragioni di forza maggiore, il consigliere di Massa Comune non potè andare. Chiese però via mail di poter avere a disposizione il documento in discussione, che non gli è mai pervenuto.
    Allora delle due l’una. O la commissione consiliare ha parlato in via generale del nuovo patto territoriale, senza avere a disposizione il testo del nuovo accordo per la riorganizzazione sanità ospedaliera e territoriale, che ovviamente non è stato potuto recapitare al consigliere di Massa Comune. Oppure l’accordo non esiste, trattandosi di una semplice dichiarazione di impegni ed intenti di natura politico programmatica tra USL 9, Comuni e Società della Salute.
    Quest’ultima, se non ricordo male, aveva diffuso un comunicato stampa, pubblicato sulla cronaca locale dei principali quotidiani, nel quale dichiarava di aver approvato quel’accordo attraverso una propria delibera di Giunta.
    Ma questa delibera, fino ad una settimana fa, non era ancora stata pubblicata sull’Albo Pretorio on line della Società della Salute e quindi, a norma di Legge, non dovrebbe avere alcuna effettività.
    Forse non sarebbe male che qualcuno dei tre consiglieri del Movimento Civico “Massa Comune” se ne interessasse.
    Se questo argomento fosse stato approfondito con la stessa passione che avete messo per sviscerare la discutibile vicenda dell’Area Ex Agraria, la maggioranza consiliare ne sarebbe uscita con le ossa rotte. Peccato

  • f.bonuccelli says:

    Per quanto io sappia, il Sindaco di Volterra ed il Sindaco di Castelnuovo Val di Cecina, ad es, hanno fatto ricorso al TAR contro l’ esecutività dei patti territoriali, da loro stessi firmati, perchè il fatto stesso di collocare le Case della Saluteall’ interno degli ospedali toglie spazi e risorse agli osp. stessi. Credo anch’ io che la delibera non esista ma, aldilà degli aspetti giuridici ed amministrativi, mi sembra grave che l’ amministrazione Comunale continui a dare il messaggio che tutto va bene mentre la sanità pubblica in ITALIA è ormai messa molto male e qui non c’è un osp. di riferimento- forse ormai neanche Grosseto- che possa tamponare la situazione.

  • Roberto Ovi says:

    Credo che entrambi siamo d’accordo con la riorganizzazione delle attività sanitarie ospedaliere e territoriali, nell’ambito di una programmazione aziendale seria che implica anche certezza di finanziamenti.
    Anche Massa Comune, in un proprio intervento, al quale ho contribuito, ha posto il problema dell’inserimento della Casa della Salute all’interno del presidio ospedaliero, nel quale non sono stati al momento ancora realizzati i previsti posti letto di ospedale di Comunità, necessari per assicurare anche quei percorsi di continuità assistenziale che avrebbero dovuto essere sperimentati nel corso della realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria del Sant’Andrea.
    E’ importante che i previsti finanziamenti siano realizzati e che l’ospedale di Massa Marittima, che è l’ospedale di riferimento dell’intero territorio delle Colline Metallifere, sia messo in rete con gli ospedali aziendali e di area vasta, nel rispetto della principali linee guida accettate a livello internazionale.
    In conclusione, sarebbe interessante conoscere gli esiti della sperimentazione dei servizi per la non autosufficienza (Punto Unico di Accesso, Unità di Valutazione Multidimensionale, Piani di Assistenza Personalizzati), che Luciano Fedeli, nonostante le promesse, non ha ncora voluto fornirmi. Lei ne sa nulla?

  • f.bonuccelli says:

    No, non ne so niente, ma è facile pensare che queste valutazioni siano legate al futuo delle S.d. S. che dovrebbero cessare col fine della legislatura reg(MAGGIO 2015) Concentramoci sul mantenimento dei serv. territoriali, perchè realisticamente non credo che il ns.osp.- senza Rianimazione, con pochi posti letto che dovrebbero aumentare a regime( MA SUCCEDERA?)possa realisticamente avere un grande futuro, perfino in un osp. come quello di Cisanello a Pisa sono previsti 200 posti letto in meno nei prossimi 3 anni, perchè dovrebbero aumentare i posti letto proprio a Massa?Ma- mi ripeto- mentre a Barga, Orbetello, Fivizzano, S, Marcello  PISTOIESE ecc i sindaci e le popolazioni su queste cose sono in allarme, qui non succede nulla. PERCHE’?

  • Roberto Ovi says:

    Come abbiamo ricordato nel programma di mandato della nostra coalizione “Per L’alternativa”, pubblicato del 2008, dagli inizi degli anni novanta fino a pochi anni fa, la Regione Toscana ha investito nel nostro ospedale circa 50 mila Euro l’anno. Praticamente nulla.
    La responsabilità di tutto questo deriva scelte fatte dai governi, di ogni colore politico, che si sono succeduti nel corso di quesi ultimi venticinque anni: il Decreto De Lorenzo, l’adozione dei DRG, la legge finanziaria per l’anno 1995, che prevedeva di chiudere o riconvertire gli ospedali che non raggiungessero la dotazione minima di 120 posti letto, il Decreto Bindi, le leggi finanziarie degli anni 1997, 1999 e 2000, che prevedevano di ridurre i posti letto scarsamente utilizzati, destinando i relativi risparmi al potenziamento dell’assistenza domiciliare ed all’incremento dei posti letto di Day Hospital.
    I cittadini e gli amministratori di Barga, Orbetello, Fivizzano, San Marcello Pistoiese, quando si facevano queste scelte, stavano forse sulla luna? Agli inizi degli anni novanta il Sindaco di Orbetello, in accordo con Regione e USL, ottenne la costruzione del nuovo ospedale che, come facilmente prevedibile, ha finito per penalizzare Massa Marittima. Oggi è oggetto di una riorganizzazione che, come era altrettanto prevedibile, somiglia molto ad un grave depotenziamento.
    Soldi sprecati? Non sta a me dirlo. Ad ognuno le proprie considerazioni.
    Al Sant’Andrea di Massa Marittima, dopo anni di mancati investimenti, piaccia o non piaccia, soddisfatti o meno, si inizia finalmente a fare qualcosa, nell’ambito di una programmazione aziendale e di area vasta, che ci inquadra come un ospedale di secondo livello.
    In tutta onestà, se verranno realizzate TUTTI, e sottolineo TUTTI, gli investimenti previsti nel protocollo di intesa del Giugno 2007, non credo potremmo chiedere od ottenere di più.
    LA VERA BATTAGLIA, A MIO MODESTO MODO DI VEDERE, E’ PRETENDERE CHE TUTTI I PREVISTI INVESTIMENTI SIANO REALIZZATI.
    Non mi stupisce, infine, che neppure lei, addetto ai lavori, sappia nulla dei servizi per la non autosufficienza. Il mio amico Luciano Fedeli, nonostante gli impegni presi con lo scrivente e con Cappelloni, non ha ancora voluto fornirceli. E non credo che ce li fornirà mai. Forse perchè testimonierebbero, immagino, un completo fallimento organizzativo della Società della Salute.
    Burocrazia a danno dei servizi. Come aveva già paventato la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Toscana, nelle relazione sulle politiche sanitarie per l’anno 2008, pubblicata alla fine dell’anno 2010

  • f.bonuccelli says:

    MA NON CI SONO PIU’ SOLDI. VOLENDO AVERE TUTTO, FINIRA’ CHE A MASSA NON AVREMO PIU’ NEANCHE L’ ASS. SOCIALE

  • Roberto Ovi says:

    Allora, scusi, ci dica lei cosa tagliare degli investimenti previsti nel protocollo di intesa del Giugno 2007 e quali invece mantenere ed eventualmente potenziare con i risparmi così conseguiti.
    Fino a prova contraria, il Sindaco, il Presidente della Società della Salute, il Direttore Generale dell’USL e l’assessorato regionale alla sanità, hanno confermato gli investimenti programmati.
    Forse lei ha informazioni più precise rispetto a coloro che hanno poteri decisori. Allora c’è da preoccuparsi davvero. Non sarebbe male contattare i sindacati ed invitarli a prendere immediatamente posizione contro i prossimi tagli che non consentiranno i previsti investimenti, di cui l’intera popolazione ed ingenui ex consiglieri (… volendo avere tutto) pretenderebbero la completa attuazione

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