Fonte: CORRIERE DI MAREMMA

20 settembre 2013

 

Rubrica: Panorama politico

Coseca, un anno per chiudere l’azienda

 

GROSSETO

 

Il “d-day” è già cerchiato di rosso sul calendario: 1 ottobre 2013. Fra meno di due settimane, infatti, entrerà in funzione a tutti gli effetti Sei Toscana, la società nata attraverso il conferimento di rami d’azienda delle attuali partecipate che nelle province di Grosseto, Siena, Arezzo svolgono il servizio di gestione del ciclo dei rifiuti.

La rivoluzione organizzativa anche in questo campo è ormai alle porte. Apparentemente cambierà poco o nulla per i cittadini, ma nella sostanza l’intero ciclo integrato dei rifiuti non sarà più pensato in una logica provinciale, ma di area vasta: l’intera Toscana meridionale.

Il primo ottobre, dunque, dovrà essere terminata la procedura di conferi mento di rami d’azienda da parte di Coseca, Aisa, Casentino servizi, Sienambiente, Csa, Csai, Sta, Revet, Crcm, Cooplat, Ecolat, Unieco e la Castelnuovese. Sei sono soci gestori, cinque sono soci industriali.

E Coseca che fine farà? Sul destino delle società partecipate che di fatto hanno esaurito la loro funzione molto si sta discutendo. Sopratutto nel Pd. Si era ipotizzato una fusione tra Rama e Coseca, ma tutto al momento è ancora prematuro.

Certo è che il percorso che porterà Coseca a cessare la sua attività è lungo, così come non sarà possibile la liquidazione perchè la società resta proprietaria della partecipazione dentro Sei Toscana: il 10,4%.

Nei giorni scorsi c’è stata l’assemblea dei soci. In quella sede il presidente Andrea Bambini spiegò che “tenendo conto del valore di libro dei beni conferiti da Coseca risulta che dal conferimento scaturirà una minusvalenza da apporto di circa 200mila euro. Tuttavia, con la decorrenza del passaggio fissata per il prossimo primo di ottobre, anche i dati di conferimento veri e propri e gli eventuali conguagli che saranno necessari verranno conteggiati esattamente a quella data”.

Nel frattempo dal primo ottobre la ventina di amministrativi impiegati presso Coseca dovranno trasferirsi a Siena: sarà nella città del palio, infatti, il cuore amministrativo e dirigenziale di Sei Toscana presieduta dal senese ex parlamentare diesse Fabrizio Vigni. Per i grossetani, dunque, inizierà il pendolarismo. Resteranno nel capoluogo maremmano alcuni tecnici, mentre una volta entrata a regime l’attività di Sei Toscana non si escludono altri ritorni. Per questo Coseca lascerà anche l’attuale sede in via Monte Labro, troppo grande per quel che sarà la società fra poche settimane. Il vero nodo, comunque, resta la situazione post conferimento in Coseca. In pratica il rapporto fra i crediti e i debiti al 30 settembre 2013. Servirà tutto il 2014 per chiudere questa delicata operazione contabile. Da un lato, da quel che si intuisce dalle poche parole di Bambini, ci sono crediti che Coseca vanta ma che sono anche molto datati, dall’altro c’è la situazione debitoria dell’ultimo periodo che dovrà essere chiusa con i dovuti pagamenti. Poi la parola ai soci per stabilire il futuro della società.

 

g.d’o

 

 

2 Commenti a “Coseca, un anno per chiudere l’azienda”

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento


Entra
IL NOSTRO SPOT
Categorie
GRAZIE PER LA VISITA