di Fiorenzo Borelli
Puntualmente, quando ci si avvicina alle elezioni amministrative, compare la tematica del teleriscaldamento.
Al di là della polemica, avendo il sottoscritto partecipato o come progettista o come consulente per l’Amministrazione Pubblica o come Direttore dei lavori o come costruttore a tutte le realizzazioni degli impianti di teleriscaldamento con uso di vapore geotermico della Toscana, ad esclusione di quello di Montieri, ritengo di poter dare un parere in merito.
La prima ipotesi di impianto che preleva energia da Carboli ha un costo assolutamente non giustificato oltre alla dubbia possibilità di acquisire pareri favorevoli sui vincoli che gravano sui terreni attraversati.
Sicuramente più affrontabile la seconda ipotesi con l’eccezione di includere nel progetto la frazione di Valpiana che comporterebbe un tale aumento di costi da rendere irrealizzabile anche la seconda ipotesi.
Fin qui il mio parere di carattere tecnico-economico sulle ipotesi indicate.
Detto questo esiste un problema a monte ancor più grande.
Ammesso e non concesso che il piano finanziario (in gergo professionale il business plan) sia positivo, rimane il problemino che serve una copertura finanziaria per affrontare questa avventura altrimenti non si esperisce alcuna gara di appalto.
Domanda : ma il Comune di Massa Marittima è in grado di acquisire la copertura finanziaria che serve?
Nutro qualche dubbio.
Fiorenzo