LA REPUBBLICA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
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2013-09-11
VIABILITÀ-TRASPORTI
Sfida toscana per Ferrovie e Ratp. Ai due big fa gola la gara regionale per il trasporto pubblico
ILARIA CIUTI
I DUELLANTI, puntata numero due. La gara unica regionale per l’aggiudicazione del servizio di trasporto pubblico su gomma — ovvero per i bus di tutta la Toscana per la prima volta uniti in un lotto unico e non più divisi per province — dovrebbe concludersi entro l’autunno 2014. E così torna la sfida Ferrovie-Ratp, gli italiani di Mauro Moretti e i francesi del gigante parigino da 5 miliardi di fatturato l’anno, 337 milioni di utile netto, 56 mila addetti nel mondo, che già avevano gareggiato per impossessarsi di Ataf. La posta in gioco non è solo la Toscana, ma anche ritornare in partita per aggiudicarsi il trasporto pubblico fiorentino. Chi vince se lo conserva (le Ferrovie) o se lo prende (Ratp). Il primo round lo ha vinto Busitalia, l’azienda toscana delle Ferrovie sotto il cui nome queste ultime concorrevano, sottolineando che le garanzie offerte per Ratp da Bnp Paribas non erano in linea con il bando. Ratp è stata esclusa, l’Ataf è diventata Ataf Gestioni, al 65% di Busitalia, al 30% da Cap e al 5% della bresciana Agi di cui è ad l’amministratore delegato di Ataf, Renato Mazzoncini. Ratp è rimasta a Firenze con la sola tramvia in mano che gestirà in ogni caso per altri 35 anni da quando tutte e tre le linee, 1, 2 e 3, funzioneranno. Ma non rinuncia e ci riprova. Ataf Gestioni si è alleata, per partecipare alla gara, con tutte le altre aziende toscane nel consorzio Mobit: se vince, tutte le aziende resteranno in piedi, ognuna come quota parte del gruppo. Nel Mobit ci sono tutte, tranne Autolinee toscane che è di Ratp, la quale partecipa alla gara regionale sotto quel nome. Da sola: dunque se vince tutti i servizi, i mezzi e il personale delle altre aziende passano a lei e l’attuale gestione dei bus di Firenze sparisce. Le strade toscane fanno gola a tutte e due le aziende. La posta in gioco sono 105 milioni di chilometri da gestire che diventeranno dopo due anni 98 perché i 7 milioni del cosiddetto lotto debole saranno attribuiti mediante una gara diversa. La Regione investe, per i 9 anni che durerà la concessione, 250 milioni, compresi i 14 che avrebbero dovuto arrivare dalle Province, i 20 per l’acquisto di nuovi mezzi e i 70 a difesa dell’occupazione, circa 5.000 addetti in tutta la regione. I Comuni ci mettono altri 40 milioni. La gara è ambita. Ma Ratp ci mette dell’energia in più, non fosse altro per prendersi la sua rivincita e riunire tram e bus a Firenze. Né le Ferrovie intendono cedere in alcun modo. Una bella sfida che si gioca nei prossimi mesi. Per ora le buste con le manifestazioni di interesse sono 7, si vocifera che 4 siano di aziende troppo piccole per continuare e le altre siano di Mobit, Ratp e degli spagnoli di Alsa. Ma la Regione ha riaperto la possibilità di manifestare interesse fino a metà novembre e potrebbe entrare in gioco Arriva, l’azienda delle ferrovie tedesche. Verso metà dicembre la Regione inviterà le aziende a fare la vera offerta e qualcuno immagina che in realtà quel punto in gara rimarranno solo Mibac e Ratp, le due aziende che già sono sul territorio. Poi, ci vorranno, prevede l’assessore ai trasporti regionali Ceccarelli, tre o quattro mesi tempo per decidere il vincitore e aggiudicare la concessione. Il vincitore dovrà espletare una serie di pratiche non brevi. Ceccarelli prevede che il nuovo servizio inizi a settembre con la riapertura delle scuole. E a quel punto si vedrà chi ha vinto il duello che va avanti da anni. La partita si chiude lì.