Golpe cileno. 11 settembre 1973

 

Golpe_de_Estado_1973

Il Palacio de La Moneda sotto i bombardamenti

 

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

 

Il golpe cileno dell’11 settembre 1973 fu un evento fondamentale della storia del Cile e della Guerra Fredda. Gli storici hanno da allora discusso su quello che è considerato uno degli avvenimenti più controversi del secolo scorso. Allo stesso modo tali eventi sono diventati un simbolo della guerra fredda come una guerra tra servizi segreti che ha avuto effetti sconvolgenti sulla vita di milioni di persone.

 

Nelle elezioni presidenziali cilene del 1970, in accordo con la costituzione, il Congresso risolse la situazione creatasi con il risultato del voto — tra Salvador Allende (con il 36,3%), il conservatore (ed ex presidente) Jorge Alessandri Rodríguez (35,8%), e il cristiano-democratico Radomiro Tomic (27,9%) — votando per l’approvazione della maggioranza relativa ottenuta da Allende. Diversi settori della società cilena continuavano ad opporsi alla sua presidenza, così come gli Stati Uniti, che esercitarono una pressione diplomatica ed economica sul governo. L’11 settembre 1973 le forze armate cilene rovesciarono Allende, che morì durante il colpo di Stato. Una giunta guidata da Augusto Pinochet prese il potere.

 

 

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