CORRIERE DI MAREMMA

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto

Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it

2013-09-05

 

ALTRO

La Maremma digiuna e prega per la pace

 

GROSSETO”Si alzi forte in tutta la terra il grido della pace”. E’ l’ultimo accorato appello che papa Francesco ha lanciato ieri a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, al termine dell’udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro. Anche la Maremma non resta indifferente all’appello del pontefice, che corame il Poverello d’Assisi, vuol costruire ponti e non muri. Così, in vista della giornata di digiuno e preghiera indetta dallo stesso pontefice per sabato, i vescovi maremmani chiamano a raccolta i fedeli, ma anche quanti – pur da punti di vista diversi – sono alla ricerca del bene comune e della pace e dicono no alla guerra. In Siria come in qualsiasi altro angolo del pianeta. Il vescovo di Grosseto, Rodolfo CetoIoni, invita tutti a raccogliere l’invito del papa: “Ognuno – scrive – è invitato personalmente a qualche forma di preghiera, digiuno, impegno”, ma la testimonianza comunitaria di questa giornata ci sarà sabato alle 18 in cattedrale. dove il presule celebrerà una messa per la pace a cui seguirà l’esposizione e l’adorazione eucaristica fino a mezzanotte con momenti di preghiera silenziosa o guidata. Perchè digiunare e perchè pregare? Lo spiega il vescovo Rodolfo: “L’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e sentire parole di speranza e di pace! Con lui, con tutti i credenti e anche con chi non ha il dono di una fede religiosa, vogliamo utilizzare l’arma povera e forte della preghiera e del digiuno perché Maria, regina della pace, tocchi il cuore dei responsabili e si intraprendano vie di dialogo e di riconciliazione. La preghiera e il digiuno ci uniscono responsabilmente anche al dolore dei profughi, delle vittime e di intere popolazioni”. Poi il vescovo richiama le parole del papa: “Nella sua voce – scrive – c’è il dolore e il grido dei poveri. `Ho ancora fisse nella niente e nel cuore le terribili immagini dei giorni scorsi…. C’è un giudizio di Dio e anche un giudizio della storia sulle nostre azioni a cui non si può sfuggire! Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!”. Anche monsignor Guglielmo Borghetti, vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello, chiama tutti a raccolta. “I tempi sono difficili – scrive – tutti siamo chiamati a formare una `catena di impegno per la pace. La situazione in Siria e non solo è seria e rischia, degenerando, di compromettere l’ordine di pace già precario”. Il presule chiede a tutte le parrocchie “almeno un’ora di preghiera e il grande digiuno”, poi sabato alle 21 nella cattedrale di Pitigliano Borghetti presiederà una veglia.

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento


Entra
IL NOSTRO SPOT
Categorie
GRAZIE PER LA VISITA