CORRIERE DI MAREMMA

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto

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2013-08-30

 

ECONOMIA

Firmato il protocollo Decolla il Polo dell’agroalimentare

 

GROSSETO -Compie un ulteriore balzo in avanti il progetto per dare vita, ad Alberese, al Polo per l’industria e la trasformazione agroalimentare della Toscana. Martedì scorso è stato, infatti, sottoscritto il protocollo d’intesa tra Regione, Provincia, Comune di Grosseto come partner istituzionali e Università degli studi di Pisa, Siena, Firenze, scuola Sant’Anna, Polo tecnologico di Navacchio, Istituto Leopoldo II di Lorena, che mette defuútivamente le gambe al progetto che potrebbe rappresentare la chiave di volta, in Maremma, per la piena valorizzazione dell’agroalimentare di qualità, della ricerca applicata e dell’innovazione tecnologica. Il polo di Alberese. infatti, dovrà configurarsi come “centro pilota di riferimento per il sistema regionale toscano dell’agroalimentare”, si legge all’articolo 1 del protocollo. Vericalizzazione del comparto verso processi a maggior valore aggiunto; individuazione e realizzazione di ogni forma di sinergia tra il mondo della ricerca, quello del trasferimento tecnologico e del la formazione sono gli obiettivi fondamentali del progetto, con lo scopo ultimo di “innalzare la competitività e la redditività del comparto agroalimentare toscano”. Nel frattempo è stato costituito anche un gruppo di lavoro formato da docenti universitari e rappresentanti di Provincia e Comune di Grosseto, mentre già con l’inizio di settembre si terrà una nuova riunione operativa del comitato promotore del Polo per delineare in modo sempre più concreto il percorso che dovrà essere sviluppato nei prossimi mesi. Tappa immediata sarà la costituzione di un’Ats (associazione temporanea di scopo) e l’individuazione del soggetto capofila, che tra i suoi compiti avrà anche quello di gestire le risorse e presentare richieste di finanziamento comunatario. Quello del Polo tecnologico dell’agroalimentare è un progetto a cui il territorio ha, dimostrato di credere molto, fin da subito. In particolare la Provincia e il Comune di Grosseto, che hanno `strappato” alla concorrenza di altre zone della Toscana, la possibilità di essere sede di questa nuova scommessa. Ad aprile la giunta regionale aveva varato la delibera che approvava il progetto e il protocollo d’intesa sottoscritto martedì scorso. E il progetto può già contare su circa 3 milioni di euro di risorse tra fondi Fas e denaro fresco messo a disposizione dalla Provincia per dare vita ad una struttura di eccellenza, che tra i suoi compiti avrà quello di promuovere e tutelare il “madre in Tusca.ny” agroalirentare ed in particolare la filiera corta, sia a livello di produzione primaria sia per i prodotti trasformati. In prima battuta saranno interessate la filiera olivo-oleicola, quella cerealicola, quella zootecnica e quella ittica. In tal senso il protocollo sottoscritto tre giorni fa prevede proprio attività di ricerca applicata e innovazione relativamente alla filiera olivo-oleicola compresi i prodotti secondari e quelli di scarto; alla filiera cerearicola comprese le tematiche relative al recupero, conservazione e valorizazione del germoplasma autoctono, all’industria di trasformazione nel settore lattiero-caseario e ovino e, infine, alle attività di pesca e di acquacol

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