pecore alla camilletta

 

MASSA MARITTIMA – “Cercasi branco di pecore”, così recita a Massa Marittima la scritta affissa su un cartello alla rete di recinzione di quello che dovrebbe essere il campo di calcio della Camilletta. A prima vista sembrava nulla di più che il solito scherzo compiuto nottetempo da qualche bontempone, poi però strada facendo è emerso il significato vero e proprio della rinnovata protesta per le condizioni fatiscenti a dir poco in cui si trova il rettangolo di gioco della Camilletta che, almeno nelle previsioni, avrebbe dovuto essere la sede degli allenamenti settimanali delle squadre giovanili appartenenti alla locale società di calcio.

 

Mai però come stavolta il condizionale è d’obbligo dal momento che da tre anni a questa parte il campo è inutilizzato a causa delle gravi carenze strutturali emerse fin dalla sua inaugurazione e mai risolte neppure ricorrendo a costosi interventi che ne hanno fatto lievitare il costo di manutenzione. A partire dal progetto subito raddoppiato rispetto a quello previsto salito ad un paio di milioni di vecchie lire per arrivare poi all’ultima spesa in ordine di tempo fatta per risolvere il problema dello stagnamento di acqua costata anni addietro ben trentamila euro senza il minimo risultato.

 

Adesso addirittura è pieno di cespugli, di erbacce, di rami cresciuti spontaneamente, al punto da costituire un pessimo colpo d’occhio oltre ad un concreto motivo di pericolo per le abitazioni circostanti qualora dovesse scoppiare un incendio.

 

L’unica soluzione è allora dunque quella di mandarci un gregge di pecore a pascolare con la speranza che riescano a sopperire alla mancanza di interventi che né il Comune, né l’ex Comunità Montana ora Unione Comuni montana Colline Metallifere, né la società di calcio intendono realizzare. Allora ben vengano le pecore a pascolare e a ripulire.

 

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