Niente elezioni provinciali nella primavera 2014: in attesa di abolirle, il Governo ha trasforma le Province in ENTI DI SECONDO GRADO, non più eletti direttamente.
Dal prossimo 1° Gennaio, le Province avranno soltanto funzioni di pianificazione territoriale, ambientale, trasporti e – manco a dirlo – gestione delle strade. Enti dunque di secondo livello – come detto – ma con meri ruoli pianificatori.
Scompare la Giunta Provinciale, mentre il presidente sarà un sindaco, eletto dall’assemblea dei primi cittadini del territorio. Il Consiglio provinciale sarà costituito dai sindaci dei Comuni con più di 15mila abitanti e dal Presidente delle Unioni di Comuni facenti parte del territorio con più di 10mila abitanti.
I tempi saranno stretti: i nuovi organi di governo dovranno nascere entro venti giorni dalla proclamazione dei Sindaci eletti nelle prossime consultazioni amministrative, quindi all’inizio dell’estate 2014 e gli organi in scadenza elettorale o i commissari che hanno sostituito i Presidenti di Provincia resteranno in carica fino a quella data.
Le Regioni trasferiranno con propria legge il patrimonio e le risorse umane e strumentali verso i Comuni, le loro Unioni, le Città metropolitane o le stesse Regioni e le funzioni attualmente svolte dalle Province saranno assegnate prevalentemente ai Comuni o alle Unioni di Comuni.
E’ quanto chiestoci, tra le altre cose, dalla BCE con la famosa lettera inviata in data 5 Agosto 2011 al Governo Berlusconi, poi sostituito dal Governo Monti dopo pochi mesi. Un’evoluzione del quadro politico al quale, come confessato dal leader PD Massimo D’Alema, diversi ambienti stavano lavorando da almeno un paio d’anni.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/testo-lettera-governo-italiano-091227.shtml?uuid=Aad8ZT8D