IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
2013-08-25
TURISMO
«Povera Grosseto» La guida cult ci boccia così Lonely Planet, “bibbia” dei viaggiatori di tutto il mondo, stronca la città «Merita una breve visita», scrive. Ma dalla Rete parte l’invito a cambiare idea TURISMO»UNO SCHIAFFO INTERNAZIONALE
di Sara Landi GROSSETO Da generazioni di viaggiatori è considerata un’autentica bibbia, ma soprattutto tra i giovani è un must da avere nello zaino o in valigia. Eppure la descrizione che Lonely Planet riserva nella guida regionale “Toscana” (6ª edizione italiana, aggiornata al 2012) alla città di Grosseto suona come una stroncatura. In appena dieci righe di testo (che riportiamo integralmente sopra, ndc.). A scoprire l’impietosa immagine che di Grosseto dipinge Lonely Planet, edita in Italia dalla Edt di Torino, è stata la titolare della libreria Mondadori di Corso Carducci, Federica Falconi. E non appena ha pubblicato in un gruppo Facebook le foto della pagina incriminata (la 257) è scoppiato il caso. «Stavo riflettendo proprio in questi giorni sulla mancanza di una guida aggiornata su Grosseto e la Maremma da proporre ai turisti – dice Federica – e sono andata a vedere come ci raccontano nelle guide regionali, partendo dalla Lonely Planet che è considerata la bibbia dei viaggiatori, lo vedo dalle richieste che ho in libreria. Non solo è la più venduta, ma chi la compra ha piena fiducia nei consigli e nelle indicazioni che trova qui. Per questo mi sono indignata quando ho letto che secondo gli autori della guida Grosseto poteva valere al massimo una breve visita, che i suoi dintorni non sono invitanti e che è solo un punto di sosta per chi deve viaggiare in direzione Roma». Una città senza attrattive dunque, liquidata come un punto sulla cartina stradale. Ma la rabbia, legittima in una persona che ama la sua città e la terra in cui vive, non impedisce a Federica di cogliere un altro aspetto. «Il messaggio che dobbiamo trarre da questa storia è di aprire gli occhi, svegliarci e renderci conto che nel mondo ci vedono così – dice Federica – Va bene scandalizzarsi perché anche io da grossetana ci sono rimasta malissimo, però questa demolizione deve essere uno stimolo per cambiare rotta e valorizzare le attrattive che abbiamo. La guida suggerisce di visitare il Duomo, il museo archeologico e quello di Storia naturale ma si ferma lì. Se avessimo delle Mura tenute meglio, più pulite e con meno degrado già avremmo un’attrattiva in più da veder segnalata. Le nostre non sono mica da meno di quelle di Lucca». Da qui l’idea, lanciata anche via Facebook da Federica, di scrivere in massa alla Edt, ma non solo in chiave polemica: «È nella loro linea editoriale essere aperti ai contributi dei lettori, quindi scriviamogli _ suggerisce Federica_ per raccontare Grosseto come una città unica perché ha tutto a portata di mano: la campagna, le colline, la montagna, il mare. E dimostriamogli che i nostri dintorni sono tutt’altro che poco invitanti come scrivono loro».