PANORAMA POLITICO
«Nessun compenso al Comune per la concessione di piazza Garibaldi»
Chiarezza e trasparenza è quanto da subito hanno chiesto a Massa i rappresentanti di «Massa Comune». «Quella chiarezza che purtroppo — sostengono — non è alla base dei rapporti con la maggioranza di “Massa Democratica” che sostiene la giunta guidata dal sindaco Lidia Bai. La conferma dal sistema organizzativo con cui il 20 luglio scorso è stato tenuto un concerto di un complesso musicale cubano, gli «Afro Cuban All Star», allestito dalla società Happy Days di Arezzo per conto di One Palace Green di Londra in chiusura della più ampia manifestazione «Tuscany Style» con la partecipazione di ospiti provenienti da tutta Europa. «Un evento — fu detto — a corredo di una maxi festa patrocinata dai nuovi proprietari di nazionalità russa di un’attività agrituristica della zona, alla quale presero parte quasi duecento loro connazionali che avrebbero preso in affitto l’intera piazza compresa un’attività ricettiva interamente loro riservata per tutta la serata fino a notte fonda. In altre parole come era successo a Firenze dove per una cena di vip era stato affittato addirittura il Ponte Vecchio, anche se stavolta dietro il pagamento di una congrua somma finita nelle casse del Comune, suscitando comunque la reazione dei commercianti ritenutisi penalizzati dal divieto di transito imposto nell’occasione ai turisti». Un aspetto questo che non convinse da subito i tre consiglieri di «Massa Comune» — Federico Montomoli, Francesco Mazzei e Gennaro Orizzonte — che chiesero lumi al responsabile del settore 2 del Comune di Massa Marittima, Carlo Cagnani. Ebbene, lo stesso Cagnani, ha così testualmente risposto. «In risposta alla vostra richiesta comunico che, con deliberazione n. 108 del 16 luglio, la giunta comunale ha concesso l’utilizzo della piazza Garibaldi per il 20 luglio all’One Palace Green per lo spettacolo pubblico «Tuscany Style» nell’ambito della manifestazione Toscana Fotofestival. In conseguenza di ciò la società One Palace Green non ha corrisposto alcun canone per l’utilizzazione del suolo pubblico».