IL TIRRENO

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto

Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it

2013-08-20

 

ECONOMIA

Maremmani evasori? La statistica dice così Benessere superiore al reddito dichiarato: un’autorevole ricerca indica la nostra provincia tra le più “sospette” d’Italia, a livello delle zone del Sud

 

di Maurizio Bernardini GROSSETO Italia popolo di santi, poeti e navigatori? Sì, ma anche di evasori e tartassati. Grosseto, da parte sua, non solo non fa eccezione, ma si presenta come uno dei capoluoghi in cui la fedeltà fiscale è più bassa. Maremmani furbetti. Lo spunto arriva da una ricerca elaborata dal Centro studi Sintesi per Il Sole 24 Ore, proprio nelle ore in cui scatta il tanto discusso “redditometro” che anche su questi parametri andrà a fare i conti in tasca agli italiani: la differenza tra il livello di benessere e il reddito disponibile delle famiglie (dati Prometeia 2011) frutta alla provincia di Grosseto un poco lusinghiero 80º posto su 103. Secondo l’indagine la Maremma è farcita di potenziali evasori: peggio di Catanzaro, Napoli e Matera. Ce la giochiamo con Benevento e con un’altra ventina di province meridionali. Non tutto va preso come oro colato, neppure una ricerca condotta per conto del più autorevole quotidiano economico italiano. Ma il risultato dell’indagine dà comunque la cifra di quel che avviene nel Grossetano. Tutti farabutti dunque? Non proprio. Solo che il territorio, pieno zeppo di seconde case a due passi dal mare e lavoro stagionale, si presta più di altri a certi giochetti. Imu? Abolizione fai da te. Tolta nel maggio 2008 dal terzo governo Berlusconi e reintrodotta _ con gli interessi _nell’inverno 2011 da Mario Monti, la tassa sul possesso della prima casa è stata ed è uno dei punti di maggiore evasione. È a cavallo di quegli anni che a Marina e Principina gli uomini dell’ufficio tributi del Comune hanno pizzicato 350 furbetti: sono spuntati come funghi, dopo una pioggia di avvisi d’accertamento. C’era chi aveva intestato l’appartamento (e cambiato la residenza) a un figlio; chi all’altro coniuge. Famiglie che non esistevano più, almeno sulla carta. Se ieri il ministro Zanonato ha assicurato che la tassa sulla prima casa sarà abolita, c’è chi si è portato avanti con il lavoro. Il Comune va a caccia. L’assessore al bilancio, Paolo Borghi, snocciola dati pesanti: «Sui contributi comunali siamo al massimo del recupero di evasione fiscale: 2 milioni di euro ogni anno. Così come inviamo 10mila avvisi di accertamento ogni 12 mesi, con una media di soli 20 ricorsi. Ecco, per quel che riguarda il recupero di tasse evase in rapporto alla popolazione credo che Grosseto sia al primo posto in Toscana». Residenze fittizie, ma anche un bel lavoro sugli appartamenti di categoria A5: oltre 500 abitazioni che risultavano senza bagno, dunque non pagavano nulla: «Gente che volontariamente, una volta invitata a regolarizzare la posizione, ha sanato il tutto al catasto». E le locazioni? «Sulle case sfitte abbiamo applicato l’aliquota massima di Imu (10,6). Per quelle in affitto scatta invece la minima (7,6). Un modo per far emergere posizioni poco chiare». Poi l’annuncio: dal 2014 il Comune passerà al setaccio i passi carrabili: «Spesso, in particolare nelle zone di mare, non si pagano gli importi dovuti. Cifre contenute, ma tutte assieme fanno qualche centinaio di migliaia di euro». Commercianti e partite Iva. Da sempre nell’occhio del ciclone, commercianti e popolo delle partite Iva finiscono giocoforza nel pentolone dei presunti evasori. Anche in Maremma non sono mancati controlli su scontrini fiscali non emessi. Nel luglio 2012 un blitz della Finanza portò alla luce un risultato poco lusinghiero per la categoria: uno su tre non batteva lo scontrino. Ma evasori si nasce, o, con una pressione fiscale reale che secondo Confcommercio ha sfondato il 54% del Pil, si diventa? Nessuno sconto. Contro gli evasori _ pur stremati dalle imposte _ va usato il pugno duro. D’accordo anche il presidente della Camera di commercio, Gianni Lamioni: «L’evasione fiscale è uno dei problemi più negativi di questo Paese». Ma Lamioni non si lascia trascinare dai dati dell’indagine del Sole24Ore: «Va anche tenuto conto che Grosseto è stata per dieci anni la provincia con la crescita del Pil più alta in Italia. Una condizione che magari ha creato risparmi». Quattrini insomma messi via nei periodi di vacche grasse da “brave formichine” e che oggi possono essere spesi alla faccia delle “cicale” di altre parti d’Italia.

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento


Entra
IL NOSTRO SPOT
Categorie
GRAZIE PER LA VISITA