Il Presidente della Società della Salute nonché Assessore alla Sanità e alle politiche sociali, Luciano Fedeli, ci rassicura oggi circa le sorti del nostro Ospedale.
Sembra quasi che sia una sua proprietà e che ogni eventuale merito debba essere riconosciuto a lui.
Si dimentica, però, di essersi dimostrato fortemente inadeguato ed impreparato a ricoprire incarichi di responsabilità, specie sulle questioni che hanno un grande impatto sulla vita dei cittadini.
La Lista Civica Massa Comune ha messo in evidenza decisioni di assai dubbia legittimità in tema di gestione del personale che potrebbero portare gli organi politici ed amministrativi locali a rispondere di pesanti responsabilità contabili.
Vedasi la questione del salario accessorio dei dipendenti e delle retribuzioni di risultato dei funzionari e del segretario generale, con impegni di spesa di decine e decine di migliaia di euro, sulle quali erano state minacciate azioni legali, poi assai prudentemente riconsiderate.
Per non parlare dei numerosi incarichi e delle altrettante consulenze, con rilevanti esborsi di denaro pubblico, su cui Massa Comune ha ottenuto spiegazioni tutt’altro che convincenti.
Su nessuno di questi argomenti, l’assessore Fedeli ha ritenuto di accogliere i motivati rilievi sollevati dalla Lista Civica Massa Comune, contravvenendo quindi al suo messaggio, in apparenza propositivo, col quale invitava a discutere del modo migliore per governare la nostra piccola cittadina, contenendo spese e sprechi, specie in un momento difficile come questo.
Ma è sulla nuova organizzazione socio-sanitaria a livello territoriale che vengono principalmente alla luce l’impreparazione e l’incapacità di Fedeli.
Egli, infatti, nonostante il ruolo di Presidente della Società della Salute, non è stato in grado di fornire notizie sulla sperimentazione dei Servizi per la Non-Autosufficienza, come i Punti Unici di Accesso, l’istituzione delle Unità di Valutazione Multidimensionali e la predisposizione dei Piani Personalizzati di Assistenza.
Né ha saputo riferire sulla possibile importante riorganizzazione delle attività che si prevede di attuare a breve all’Istituto Falusi con l’esternalizzazione a cooperative sociali di un modulo abitativo, causa questa di forte preoccupazione per i dipendenti.
Adesso vorrebbe rassicurarci sulle sorti del nostro Ospedale e ci anticipa che non chiuderà e che, al contrario, sarà potenziato.
Ma dov’è stato fino ad ora? La preoccupazione sul Sant’Andrea ci accompagna da anni: che cosa ha fatto costui fino ad oggi?
Certo è che, se l’Ospedale si salverà non sarà stato merito suo, intento da sempre a perseguire ben altri obiettivi.
Caro Luciano, ormai tutti ti conoscono e sanno bene chi sei e che cosa hai deciso di fare e stai facendo da “grande”…