Tangenti – sentenza

“Fitto (Pdl) fu corrotto con 500mila euro. 

Il finanziamento a “La Puglia prima di tutto”

fu il prezzo della corruzione”

 

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BARI –

Il finanziamento di 500 mila euro che l’allora presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto (Pdl), ricevette per il suo movimento politico ‘La Puglia prima di tutto’ «prima, durante e poco dopo» la campagna elettorale per le regionali del 2005 dall’imprenditore Giampaolo Angelucci per far assegnare alle aziende di quest’ultimo un appalto settennale da 198 milioni di euro per la gestione di 11 Residenze sanitarie assistite (Rsa), «si connota illecitamente in quanto è stato il prezzo della corruzione del Fitto da parte dell’Angelucci».

 

Per ottenere i 500mila euro da Angelucci – ricostruisce il tribunale – Fitto compì una “diretta intromissione nelle decisioni spettanti ai direttori generali delle Asl sulla attivazione delle Rsa e sul tipo di gestione da scegliere”, poi accentrò “in una gara unica tutti gli appalti per gestire le Rsa”. “Ciò – scrivono i giudici – al fine di creare a monte tutti i presupposti perché venisse espletata una gara di tale portata economica ed impegno organizzativo per i soggetti proponenti” che “solo un unico e importante gruppo imprenditoriale sarebbe stato capace di presentare”.

 

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