«Abbassare i toni per affrontare insieme
tutte le questioni che interessano Massa Marittima»
Questo l’appello lanciato lo scorso Febbraio dall’assessore al personale e alle politiche socio sanitarie, nonché Presidente della “Società della Salute” Luciano Fedeli, alla Lista Civica Massa Comune ed in particolare all’architetto Gabriele Galeotti, all’indomani di un processo (tuttora in corso perché la sentenza è stata impugnata) subìto da quest’ultimo a seguito di una sua denuncia per presunta diffamazione.
Un appello che il professionista massetano ha deciso di raccogliere, rilanciando con una lunga serie di critiche motivate contro l’assessore della cittadina mineraria definito “fortemente inadeguato ed impreparato a ricoprire incarichi di responsabilità”, specie sulle questioni che hanno un grande impatto sulla vita dei cittadini.
Gli interventi della Lista Civica Massa Comune, secondo Galeotti, hanno messo in evidenza decisioni di assai dubbia legittimità in tema di gestione del personale, suscettibili di determinare probabili responsabilità contabili a carico di vari organi politici ed amministrativi locali.
Vedasi quelle sul salario accessorio dei dipendenti e sulle retribuzioni di risultato dei funzionari e del segretario generale, con impegni di spesa di decine e decine di migliaia di euro, sulle quali erano state minacciate azioni legali, poi assai prudentemente riconsiderate.
Galeotti ricorda anche i numerosi incarichi e le altrettante consulenze, con rilevanti esborsi di denaro pubblico, su cui Massa Comune ha ottenuto spiegazioni tutt’altro che convincenti.
Su nessuno di questi argomenti, l’assessore Fedeli ha ritenuto di accogliere, o almeno trattare, i motivati rilievi sollevati da Galeotti e da Massa Comune, contravvenendo quindi al suo impegno, in apparenza propositivo, col quale invitava a discutere del modo migliore per governare la nostra piccola cittadina, contenendo spese e sprechi, specie in un momento difficile come questo.
Ma è sulla nuova organizzazione socio sanitaria territoriale che, secondo Galeotti, vengono principalmente alla luce l’impreparazione e l’incapacità di Fedeli.
Egli, infatti, nonostante il ruolo di Presidente della Società della Salute, non è stato in grado di fornire notizie sulla sperimentazione dei Servizi per la Non-Autosufficienza, come i Punti Unici di Accesso, l’istituzione delle Unità di Valutazione Multidimensionali e la predisposizione dei Piani Personalizzati di Assistenza.
Né, men che mai, ha saputo riferire sulla possibile importante riorganizzazione delle attività che si prevede di attuare all’Istituto Falusi con l’esternalizzazione a cooperative sociali di un modulo abitativo, causa questa di forte preoccupazione per i dipendenti.
La dialettica politica è sfociata spesso in eccessi verbali che debbono essere certamente evitati, conclude Galeotti; ma, venendo da una famiglia di solida tradizione socialista, non è stato sempre facile contenere la rabbia e lo sdegno di fronte a negligenze ed incapacità, come quelle sempre più frequentemente manifestate dal Sindaco Bai e dell’assessore Fedeli, che rischiano di penalizzare profondamente la nostra Cittadina e la collettività intera.
Caro Gabriele
La nota che hai scritto ti fa solo onore, perché rivendichi, per esserne stato il principale protagonista, diverse ottime iniziative di Massa Comune e riconosci, come solo una persona onesta può fare, alcuni errori ed eccessi compiuti nel corso di questi anni.
Gli spunti di riflessione sono molteplici. Per me, in qualche caso, anche dolorosi, perchè mettono il dito su errate valutazioni personali di alcuni soggetti politici sui quali, come puoi confermare, ti avevo espresso giudizi positivi. Mi dispiace riconoscere, al netto degli eccessi scritti e verbali spesi su di essi, che forse non avevi tutti i torti.
Molti hanno attribuito questi eccessi ad una gravissima situazione personale che hai dovuto affrontare. In parte potrebbe essere vero. Io credo però che siano anche il frutto di tante amare valutazioni che abbiamo fatto insieme, in tempi non sospetti, quando ero consigliere comunale, e mi guardavi fisso con i tuoi occhioni azzurri, dicendomi: “Ma chi ve lo fa fare a te ed a Angelo di combattere contro questo muro di gomma?” ed io replicavo “Perché ci divertiamo” e tu scuotevi la testa, come a voler dire: Mah, contenti voi…
Poi, dopo, hai capito. Ci divertivamo, con Angelo, ad approfondire i problemi ed a farne iniziative politiche (comunicati, interrogazioni ed interpellanze), perché ci eravamo resi conto che dietro i loro proclami di difesa della legalità e delle esigenze delle persone deboli, c’era il vuoto assoluto oppure valutazioni di cinica opportunità politica. E ci divertiva tantissimo farlo venire a galla. La cosa più bella fu che anche i loro elettori lo avevano capito e diversi di loro, nel 2004, ci votarono.
Anche tu, caro Gabriele, avendo un altissimo senso dell’onore e della legalità, hai continuato a tuo modo, insieme a Massa Comune, questa battaglia dura e praticamente impossibile da vincere, che ti ha quasi procurato dolore fisico, a partire dall’edificazione dell’area Ex Agraria, sulla quale hai speso tante energie e risorse finanziarie, per poi passare alla legittimità dell’azione amministrativa, alla valorizzazione del merito nella pubblica amministrazione, al contenimento delle spese ed all’erogazione dei servizi socio sanitari, territoriali ed ospedalieri. Hai visto bene quali sono stati i risultati.
Hai fatto benissimo a citarli nella tua nota, alla quale non risponderanno, perché non hanno alcun modo per poter confutare quanto affermato da te e da Massa Comune.
Così come hai fatto benissimo, e concludo, a ricordare la nobilissima tradizione socialista e democratica della tua famiglia, l’unica degna di nota della sinistra, ben rappresentata dalla splendida figura di tuo nonno, uno dei pochi veri e dichiarati antifascisti durante il ventennio fascista. Molti altri preferirono manifestarsi solo dopo l’8 Settembre 1943.
Solo un vero socialista poteva indignarsi, come te, di fronte alle negligenze della propria parte politica. Chissà se lo avranno capito e se mai arriveranno a capirlo.
Seguo il lavoro e le iniziative di Ovi da quando decise di occuparsi di politica. Se Massa avesse avuto non solo 2 ma appena 5 personalità politiche del suo calibro la situazione sarebbe ben altra. Abnegazione e competenza sarebbero sufficienti per demolire un sistema fatto di ignoranza, opportunismo e pressappochismo. Galeotti si e’ speso, come Ovi, in questa nobile direzione e cio’ gli fa onore. Quando gli avversari non sono leali e, più che altro, non puntano che al loro interesse, la battaglia si fa dura e per gli onesti e’ facile sbagliare ed avere la peggio. Ma, a Massa ci conosciamo tutti e sappiamo bene chi siamo. Ognuno rimane quello che è. Chi vuole la giustizia la vorrà sempre e che è onesto lo sarà sempre, anche quando gli avversari diranno il contrario. Si annunciano tempi duri per chi avrebbe da pentirsi di cio’ che ha fatto a spese di Massa. LM
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Caro Roberto,
sai che ci legano, ormai, amicizia e stima reciproche.
Come te, oltre 5 anni orsono, ho cercato di fare qualcosa per la “mia” Massa, ormai agonizzante per l’inettitdudine, l’incapacità e l’opportunismo dei suoi amministratori.
Tentai, dapprima, la strada del dialogo e della collaborazione ma, non essendo “comprabile” ed anche “pericoloso” per gli studi che ho fatto (sai bene che è nell’urbanistica la principale fonte di finanziamento illecito della politica), fui snobbato e preso per i fondelli come un cretinetto qualsiasi.
Decisi, allora, di adottare una strategia di attacco, non disponendo certo della tua preparazione politica né della tua esperienza amministrativa. Sarebbe stato bello, proprio come dice oggi (ipocritamente) il Fedeli, affrontare insieme le problematiche della nostra Cittadina ma non era certo possibile, essendo ben diversi, opposti direi, i nostri obiettivi [tuoi, miei e di Massa Comune] rispetto a quelli di Sani, Bai, Fedeli, Rapezzi, Zago ecc. ecc.
Con loro ci accomuna solo il cognome dell’Onorevole che, nel caso dei nostri obiettivi per Massa diventa, opportunamente, un aggettivo.
Una strategia di attacco che indispettì clamorosamente i Compagni perché basata su verità inoppugnabili e condita con ironia e sarcasmo. Per questo si sono scagliati contro di me in una maniera vile e mafiosa che non mi sarei mai aspettato, al punto da pesare ogni mia singola parola e denunciarmi al solo aprir la bocca per respirare. Di conseguenza la rabbia e il dolore; ma anche la conferma di aver centrato l’obiettivo.
Non capisco, però, quali siano quelli che spesso definisci “eccessi”. Certo, qualche parola di troppo sarà stata detta, con qualche battuta potrò aver urtato la sensibilità di qualcuno; ma per ogni cosa c’è, e c’è stata, una ragione. Pensa un attimo a quello che succede a scala nazionale!!!
Mi viene da ridere, oggi, pensando a quanta paura ho fatto loro solo con la mia forza di volontà e quel coraggio “accessorio” che, come dici giustamente tu, mi sono trovato addosso dopo aver visto la morte in faccia. E, di conseguenza, aver capito che, di fronte ad essa, la politica dei vari Sani, Bai, Fedeli, Rapezzi, Zago ecc. ecc. è ancora meno del niente che sappiamo e deve essere annientata quanto prima. Per il bene dei Massetani, della “nostra” Massa e della sua incomparabile bellezza.
Con affetto / gabriele
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Chi ama delegare trasferisce il timone della propria vita in mani altrui,
e la chiama democrazia.
Silvana Baroni da Il bianco, il nero, il grigio (2011)
Gli uomini privi di speranza, quanto meno badano ai propri peccati, tanto più si occupano di quelli altrui. Infatti cercano non che cosa correggere, ma che cosa biasimare. E siccome non possono scusare se stessi, sono pronti ad accusare gli altri. Sant’Agostino