LA REPUBBLICA

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto

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2013-08-09

 

TURISMO

Turismo congressuale, si può fare di più Firenze al 105° posto nel mondo: la Regione pensa a una cabina di regia

 

MAURIZIO BOLOGNI IL TURISMO congressuale cresce nonostante la crisi economica. Ma in Toscana non ha lo stesso passo del turismo tradizionale. E la Regione pensa ad una cabina di regia per sviluppare questo segmento dell’economia. Si chiamerà Toscana convention bureau (Tcb) il coordinamento che l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti pensa di affidare a Toscana Promozione, che avrà il compito di mettere a sistema alcune centinaia di strutture ricettive (90 solo in provincia di Firenze, 62 a Siena, 58 a Lucca) per svariate migliaia di posti a sedere (16.654 nel Fiorentino, più di 8.000 in ciascuna delle altre due province a maggiore vocazione). Non, dunque, un nuovo ente, che si tirerebbe dietro critiche, sospetti, polemiche. Ma una nuova funzione per ricondurre ad unità lo sforzo di tanti soggetti sparsi nel territorio regionale. A spingere l’assessorato su questa strada sono due studi. Il primo, di Irpet, calcola in Toscana nel 2012 oltre 3,1 milioni presenze giornaliere (escludendo gli accompagnatori) per una spesa totale di 354 milioni di euro che ha attivato oltre 300 milioni di euro di Pil regionale realizzato da 5.435 unità di lavoro a tempo pieno. Irpet stima inoltre che il settore sia in grado di attivare un impatto diretto pari allo 0,3% del Pil e dell’occupazione regionale. Se a questo si somma una spesa per l’organizzazione dei convegni, stimata nel 2012 attorno ai 118 milioni di euro, si può ritenere che il turismo congressuale toscano abbia i requisiti per attivare 7mila unità di lavoro. L’altro studio, di Unicredit, dice che il turismo congressuale cresce a dispetto della crisi economica, a livello mondiale è passato da 7.642 eventi con almeno 50 partecipanti nel 2004 a 10.070 nel 2011, giro d’affari di 993 miliardi di cui 230 in Europa nel 2012, e che per il prossimo decennio si conta su un tasso medio annuo di crescita del 4,4%. Ma la Toscana potrebbe fare di più. Quanto ad eventi di livello mondiale ospitati (20), Firenze è solo 105° nel molto dietro Roma e Milano, ma anche Venezia. «Per la Toscana è un paradosso, essendo tra le prime regioni ricercate sul web e tra le destinazioni più vendute dai tour operator mondiali » annotano gli uffici della Regione, che rilevano la «difficoltà operativa incontrata dai vari territori nel dare continuità ed omogeneità all’offerta». Di qui il piano Scaletti: «Serva una cabina di regia a fronte delle grandi potenzialità del settore che favorisce la destagionalizzazione del-l’offerta, assicura spesa elevata dei partecipanti. E poi chi prova come congressista, in seguito torna volentieri in vacanza».

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