PANORAMA POLITICO
ALLARME SOCIALE SULLE COLLINE IL PROBLEMA DEGLI SFRATTI È DRAMMATICO «Sindaci, capri espiatori di tutti» Lidia Bai ricorda che le istituzioni non vanno messe in discussione
I SINDACI sono i primi a trovarsi esposti alle reazioni, spesso anche scomposte, di quanti per vari motivi si trovano in condizioni di precarietà. Così il sindaco di Massa Marittima Lidia Bai, senza voler generalizzare quanto purtroppo accaduto al sindaco di Cardano al Campo nel varesotto Laura Preti vittima della furia omicida di un ex vicecomandante della polizia locale che voleva vendicarsi per la sospensione dal servizio, analizza quello che è il quadro della situazione che investe il Paese. Inizia manifestando il proprio cordoglio unendosi al dolore dei familiari.
«C’È TANTA tensione nell’area — osserva la Bai — con episodi drammatici addirittura all’interno dello stesso nucleo familiare, che non risparmia l’amministrazione pubblica e chi vi opera. Quando si spezza il rapporto fra istituzioni e società a rimetterci sono pericolosamente proprio le istituzioni. Noi amministratori siamo sempre in trincea pronti a difendere le istituzioni che sono la garanzia della democrazia». Effettivamente il disagio che ogni giorno si avverte sempre di più grava in modo sensibile nella quotidianeità dei rapporti con chi si trova in difficoltà. E’ sui Comuni che si scaricano infatti tutte le difficoltà sollecitando i sindaci a risolvere all’istante quella che è una emergenza sociale a tutti i livelli. «Da noi — osserva la Bai — uno dei problemi maggiori è rappresentato dagli sfratti esecutivi a carico di famiglie impossibilitate a far fronte ai mutui o agli affitti mensili. Si presentano con la valigia in mano in Comune a chiedere aiuto scaricando sull’ente locale tutte le problematiche accumulate, dicono di non muoversi fino a quando non avranno un tetto o un lavoro per tirare avanti la famiglia».
Per la Bai, già colpita un paio di anni orsono da minacce ricevute tramite sms cui fece immediatamente seguito la denuncia ai carabinieri circoscritte fortunatamente a quel deplorevole episodio, è dunque pericolosissimo mettere in discussione le istituzioni. «Un conto, conclude, è criticare gli sprechi, le diversità di opinioni politiche, condannare le persone che pur rivestendo incarichi pubblici si approfittano del loro ruolo, un conto invece è mettere in discussione l’intero apparato istituzionale che forma l’ossatura dello Stato». Sindaci come bersaglio del disagio dunque, primi ad essere affrontati, a fare da ammortizzatori sociali di fronte alle tensioni e al crescente disagio. A tutti i livelli, senza distinzione di sorta, finchè non accade poi l’irreparabile come purtroppo avvenuto al sindaco di Cardano al Campo.