IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
2013-07-24
di Francesca Gori

 

 

Sanità

 

«Le equipe in trasferta ammazzano gli ospedali» – La CISL chiede un percorso condiviso per la riorganizzazione della sanità e mette in guardia sull’abbandono delle specializzazioni nei piccoli ospedali

 

 

  

Personale scontento e cittadini preoccupati. I Patti territoriali si fanno sentire sia sul personale del comparto sanità e sociale che su chi ha bisogno dei servizi assistenziali. E, nonostante che ieri la Regione abbia formato un accordo con Cgil, Cisl e Uil per le famiglie in difficoltà per chi ha bisogno di maggiore assistenza, che prevede uno stanziamento di cento milioni di euro, i sindacati tornano all’attacco. «Una soluzione va trovata – dice Luciano Biscottini, segretario del settore Sanità della Cisl – perché qui non è in ballo soltanto il lavoro degli addetti, ma soprattutto i servizi che vengono forniti agli utenti». L’attacco del sindacato è diretto ai tagli che la Regione sta facendo in uno dei settori più delicati: quello della cura e dell’assistenza. Proprio per questo, la Cisl indica un percorso preciso. «Va bene la razionalizzazione – spiega Biscottini – ma i tagli non possono essere ulteriormente sopportati da questo settore. Gli effetti potrebbero essere devastanti: basti pensare al lavoro che dovranno sobbarcarsi i sindaci con la chiusura delle società della salute e all’impatto che ci sarà sui pronto soccorso della provincia». È proprio da qui che parte la critica e la richiesta di confronto da parte della Cisl che proprio questa mattina incontrerà i propri iscritti che lavorano all’ospedale di Massa Marittima. «La Regione chiede alle Asl maggior rigore nei ricoveri – aggiunge il sindacalista – ma non dà risposte adeguate sull’assistenza domiciliare. In questo modo, chi ha bisogno di cure, sarà costretto a rivolgersi al pronto soccorso. Per non parlare di quello che accadrà agli ospedale decentrati». L’attenzione, secondo la Cisl, non va appuntata sul numero dei posti letto ma sulla garanzia di occupazione. «Soprattutto – aggiunge Biscottini, all’unisono con il segretario della Cisl Fabrizio Milani – bisogna fare in modo che i piccoli interventi vengano garantiti ovunque con equipe d’eccellenza. L’idea dei chirurghi itineranti è una follia». A Pitigliano e a Castel del Piano si sta puntando parecchio sulla medicina e sulle cure alternative, a Massa Marittima ci si specializzerà nella chirurgia della mano e del piede, a Orbetello invece nel ginocchio e nell’anca. «Va bene la specializzazione – aggiunge il sindacalista – ma bisogna anche garantire i normali interventi. Il personale è in sofferenza e i tagli non fanno altro che destare preoccupazioni. Basti pensare che in estate gli interventi chirurgici vengono ridotti perché il personale è in ferie».

 

 

 

 

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento


Entra
IL NOSTRO SPOT
Categorie
GRAZIE PER LA VISITA