PANORAMA POLITICO
Massa «riservato» ai renziani – E nel toto-candidati c’è il nome di Zazzeri
NOVITÀ in arrivo a Massa Marittima in preparazione alle elezioni amministrative del prossimo anno. Rumors accreditati danno al 99 per cento la candidatura a sindaco per la coalizione di maggioranza di Flavio Zazzeri, 33 anni, ingegnere delle telecomunicazioni, dipendente all’ufficio tecnico della Lucchini di Piombino, attuale assessore alle Attività produttive e allo Sport al Comune di Massa Marittima.
E’ quanto sarebbe emerso in un incontro provinciale del Pd, culminato con la decisione di «riservare» il Comune di Massa Marittima ai renziani mettendo così Zazzeri, da sempre schierato a favore di Renzi, nella posizione di candidato numero uno della coalizione di centrosinistra. Non è da escludere, comunque, un ballottaggio fra lo stesso Zazzeri e Marcello Giuntini, dopo due legislature alla guida del Comune di Montieri.
Altre novità di rilievo indicano che sempre a livello di maggioranza nell’ambito del territorio comunale di Massa Marittima si fa spazio la possibilità di dar vita a una «lista civetta», una lista civica che contrasti quella di «Massa Comune», in modo da creare imbarazzo fra gli elettori che si troverebbero così al cospetto di due espressioni «civiche». Un sistema — si dice — per togliere voti a «Massa Comune», che mediterebbe il «colpaccio a sorpresa», al fine di evitare di cadere nella rete preparata dal centrosinistra.
A proposito di forze di opposizione sembra scontato che neppure stavolta riescano a coagularsi in un’unica lista favorendo in tal modo quella maggioranza che viceversa avrebbe dovuto lottare un po’ di più per confermare il proprio ruolo di leader.
Non capisco cosa intenda dire l’articolista quando parla di “forze di opposizione”. Nel normale gergo politico, se non erro, si qualificano come forze di opposizione quelle con un seguito elettorale al momento inferiore rispetto a quelle di maggioranza, le quali hanno un progetto politico – amministrativo diverso ed alternativo a quello di maggioranza e si propongono, in modo possibilmente costruttivo, come possibile alternativa, presentandosi anche in modo non unitario di fronte al corpo elettorale. Non tutto quello che è alternativo alla maggioranza, infatti, può costituire un’opzione politica percorribile per ragioni programmatiche, di valori politici di riferimento, o più semplicemente, per ragioni di opportunità.
E’ possibile che Massa Comune abbia commesso errori, concentrandosi soprattutto su alcuni problemi rispetto ad altri, forse maggiormente percepiti dagli elettori. Ma, in questa legislatura, è stata l’unica alternativa alla maggioranza di sinistra.
Il PDL/Forza Italia, in questa legislatura, ma anche nelle precedenti, non è praticamente mai esistita e credo viva praticamente in simbiosi con la maggioranza di sinistra per ragioni, anzi principalmente per UNA ragione, che ai miei occhi appare chiara ed evidente.
Non mi pare che la maggioranza di sinistra, per ragioni di intelligente opportunità, disdegni questa corrispondenza di amorosi sensi, che gli serve, con ampia soddisfazione reciproca, per dividere la minoranza.
IL PRI vive questa simbiosi politica in modo ancora più evidente. Ricordate le battaglie del PRI per la chiusura di Amatur? Oggi appaiono dimenticate. Forse, guardando l’organigramma, si può capire perchè.
E le nomine del Falusi a fine 2009, sulle quali Massa Comune chiamò in causa il Difensore Civico Regionale, che gli dette totalmente ragione?
Nomine poi fatte in accordo con la maggioranza, con la presenza, guarda caso, di un esponente del PRI nel CdA del Falusi.
A proposito, come avrà votato il rappresentante del partito dell’edera sull’esternalizzazione di uno dei quattro moduli abitativi dell’Istituto?
E’ d’accordo o ha votato contro? E sull’indennità di carica del Presidente dell’Istituto, sul quale Massa Comune ha sollevato motivati dubbi, come la pensa?
E tralascio, per motivi di opportunità, tante vicende successe nelle due precedenti legislature, delle quali sono stato e sono testimone informato, avendovi partecipato in prima persona.
Se qualcuno si sente colpito da queste dichiarazioni, sono ben disponibile ad un confronto pubblico.