LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
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2013-06-21
AMBIENTE
INCENERITORE SCARLINO ENERGIA CONTESTA LA RICOSTRUZIONE DELLE ATTIVITÀ DELL’IMPIANTO FATTA DALL’AVVOCATO FAZZI «Le informazioni dell’Arpat usate per creare un allarme strumentale»
«LA RICOSTRUZIONE dell’avvocato Fazzi relativa al periodo di attività degli ultimi 6 mesi del termovalorizzatore e all’anomalia emissiva verificatasi il 15 maggio, non corrisponde al vero». Lo scrive in una nota Scarlino Energia dopo le accuse dell’avvocato che ha messo in piedi una class action di cittadini dopo le emissioni di diossine dell’inceneritore. L’azienda parla di «uso allarmistico e strumentale delle informazioni di Arpat e per quanto riguarda le emissioni totali di diossine. La quantità totale di diossina emessa nel periodo di attività a partire dall’11 dicembre del 2012 è pari alla metà di quanto consentito dall’autorizzazione integrata ambientale. Da ciò risulta chiaro che non si è verificato alcun disastro ambientale che possa in alcun modo giustificare i toni terroristici utilizzati. Nello stesso arco temporale, l’unica rilevazione ‘non conforme’ è legata a un periodo di effettuazione del controllo nel quale l’attività della linea è stata sottoposta a prove specifiche che, secondo l’Arpat, non escludono l’influenza di tali prove sull’entità di tale dato». Scarlino Energia fa precisazioni anche sull’accusa di aver omesso colpevolmente di comunicare i dati ricevuti il giorno 8 aprile. «A tale data i valori relativi alla linea 2 erano abbondantemente al di sotto del limite, come riscontrato nel rapporto di Arpat». E precisazioni ci sono anche sul sistema di campionamento Amesa che non sono utilizzabili per la verifica del rispetto dei limiti emissivi. «La delibera regionale 272/2008, infatti, definisce tale controllo come uno strumento di valutazione a livello sperimentale dell’andamento degli inquinanti nel tempo, di stima delle emissioni annue, ma non di utilizzo alternativo al metodo ufficiale». Chiusura sull’anomalia del 15 maggio: «L’azienda ha elaborato una relazione tecnica sulle cause del rilevamento. Poi sono state effettuate manutenzioni straordinarie sull’impianto e alcuni interventi di ulteriore potenziamento delle opere di abbattimento fumi. In seguito alla ripartenza saranno eseguiti controlli e verifiche per un’implementazione del monitoraggio».