DOPPIA CERIMONIA COMMEMORATO L’ECCIDIO DEGLI 83 MINATORI MORTI NEL 1944
Archivi minerari, nasce il mega Centro
L’assessore Bramerini all’inaugurazione della sede costata 2,6 milioni
di GIANFRANCO BENI
È REALTÀ a Niccioleta il Centro di documentazione sulle attività minerarie, realizzato al termine di un lungo intervento di recupero nei locali che ospitavano gli ex magazzini, l’infermeria e gli uffici della direzione. Costo dei lavori: oltre due milioni e 614mila euro. L’importo complessivo, comunque, si è avvalso di vari finanziamenti, in dettaglio quello ministeriale ammonta a r oltre un milione e mezzo di euro, quello regionale a poco più di 170mila, ci sono poi fondi Comunitari per oltre 704mila euro, e del Parco archeologico delle Colline Metallifere per altri 125 mila euro.
Mentre le risorse messe in campo dal Comune di Massa Marittima ammontano a 93.682 euro. Il Centro diventa così la sede definitiva degli archivi minerari del Comune di Massa Marittima, costituiti da circa trentamila faldoni — riguardanti la vita delle società minerarie che hanno operato non solo nel territorio delle Colline Metallifere — e da oltre diecimila mappe di miniera comprendenti fra l’altro inediti disegni di gallerie, progetti e piani minerari.
UN IMMENSO dossier riferito all’attività svolta non solo nelle miniere del comprensorio, Gavorrano, Fenice Capanne, Ribolla, Niccioleta, passate nel tempo sotto la gestione della Montecatini, Montedison, Solmine, ma anche di materiale proveniente dal Centro Operativo di Scarlino e dalle miniere dell’Amiata, dell’Isola del Giglio e dell’Argentario.
L’INAUGURAZIONE, in contemporanea con la cerimonia in ricordo dell’eccidio degli 83 minatori uccisi nel giugno del 1944, ha richiamato la presenza di numerose autorità civili e militari e di residenti nella frazione di Niccioleta. Dopo il taglio del nastro da parte dell’assessore regionale all’Ambiente Annarita Bramerini e del sindaco Lidia Bai, c’è stata anche l’opportunità di visitare il Centro, destinato a far diventare Niccioleta un importante punto di riferimento didattico-scientifico nel Parco Minerario.
Al suo interno anche un punto biblioteca con un servizio prestiti per cittadini e residenti, collegato con la biblioteca comunale «Badii» di Massa Marittima e al piano superiore un accogliente ostello a disposizione dei visitatori. L’operazione di riordino del vasto materiale, sempre in corso, viene condotta dal personale della cooperativa Tesauro con la collaborazione della soprintendenza archivistica della Toscana. Apprezzamenti per le modalità di esecuzione del restauro strutturale, seguito dall’architetto Sabrina Martinozzi, sono stati espressi dai numerosi presenti.