Sanità: “Nessun taglio al Sant’Andrea”
MASSA MARITTIMA “Gli investimenti al distretto di Follonica non devono preoccupare gli utenti del Sant’Andrea”.
Le rassicurazioni arrivano direttamente dall’assessore alla sanità di Massa Marittima, Luciano Fedeli che, dopo le presentazioni del progetto esecutivo nella città del Golfo, ha deciso di intervenire sulla questione, chiarendo alcuni punti. “Quello che è stato fatto a Follonica fa parte di una progettazione giàavviata che arricchisce l’offerta territoriale senza pregiudicare il presidio ospedaliero delle Colline Metallifere.
E’ giusto sottolineare – spiega Fedeli – che andando a intercettare i bisogni sanitari non acuti, l’ospedale di Massa Marittima potrà qualificarsi ulteriormente, poiché sarà in grado di dare risposte a patologie che necessitano di prestazioni sanitarie complesse. Nel frattempo l’azienda sta lavorando per la definizione del nuovo patto territoriale che non sarà soltanto un patto tra istituzioni, ma un ulteriore elemento di informazione sui servizi ripartiti nelle varie strutture, in modo che i cittadini possano avere ben chiara l’offerta sanitaria del territorio”.
L’edificio di Follonica si arricchirà di un’altra ala di 1373 metri quadrati che incrementa di circa il 50 per cento la superficie dell’attuale distretto. La nuova costruzione è articolata su tre piani. Al piano terreno troveranno posto il punto di primo soccorso, l’area di triage, due ambulatori per l’emergenza, l’area per la breve osservazione (Obi), gli ambulatori per la guardia medica, le sale di attesa, i servizi per gli utenti e per il personale.
Al primo piano saranno collocati i servizi psichiatrici e al secondo piano, infine, verranno realizzati una sala riunioni, il bar e la mensa per i dipendenti, oltre ad alcuni uffici del servizio di Prevenzione. Ma non solo. Il progetto prevede la ristrutturazione di 530 metri quadrati dell’attuale struttura. Tutto ciò preoccupa non poco i massetanie coloro che usufruiscono del Sant’Andrea.
Fra tagli, ridimensionamenti e voci di imminenti chiusure non sembra esserci molto su cui stare tranquilli. La grande ristrutturazione della macchina sanitaria infatti potrebbe portare in Toscana alla soppressione di duemila posti letto, all’accorpamento in tre o quattro poli per i laboratori di analisi e all’istituzione di tre centrali di area vasta per il 118.
Per la salute ci sono meno risorse e con la nuova forbice del 2013 il timore diffuso è che i piccoli ospedali debbano subire un più economico accentramento nei grandi plessi. “Il nostro obiettivo – dichiara con decisione l’assessore Luciano Fedeli – è quello di mantenere inalterati i servizi e i posti letto. L’importante sarebbeche non si intraprendessero percorsi egoistici creando inutili conflitti di campanile, ma che si lavorasse mettendo sempre al centro il bisogno del cittadino.
Il governo Letta, inoltre, ha ripristinato parte del fondo destinato alle politiche sociali e la quota quest’anno è superiore del 60 per cento rispetto a quella del 2012. In questo modo- conclude l’assessore alla sanità di Massa Marittima – sarà possibile mantenere e ampliare anche i servizi alla persona; un segnale positivo perché va ad invertire quelle tendenze che avevano portato all’azzeramento delle risorse statali destinate al sostegno di anziani, famiglie bisognose e disabili”.